Fiorentinismi soliti usarsi dalla bassa gente
Autore/i | Giovanni Valdré | ||
Editore | Polistampa | Luogo | Firenze |
Anno | 2005 | Pagine | 232 |
Dimensioni | 15x21 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 8883049675 | EAN-13 | 9788883049675 |
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Raccolta ragionata di antichi idiotismi nella parlata, nei canti popolari, nei giochi infantili della Firenze granducale
I edizione: novembre 2005.
“Gran bella cosa è l’esser toscani, ma ancor di più è l’appartenere a quel tipo di fiorentini che si possono vantare di essere i primi per toscanità e che conservano ancora nel parlare quel vernacolo che fu di Cecco Angiolieri, di Franco Sacchetti e quindi del Lasca, che poi è lo stesso gergo dei trippai, delle ciane, dei beceri, della gente di San Frediano, cioè la parlata sboccata, insolente, allegra, a bocca aperta e a mele strette” (dalla prefazione dell’Autore).
Usato buone condizioni, segni d'uso e del tempo. (T-CA)
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