Firenze e il treno Nascita e sviluppo delle ferrovie nella città
Autore/i | Adriano Betti Carboncini | ||
Editore | Calosci | Luogo | Cortona |
Anno | 2004 | Pagine | 302 |
Dimensioni | 18x25 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Legatura | cart. edit. ill. colori - Hardcover | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1700 (gr) |
ISBN | 8877852038 | EAN-13 | 9788877852038 |
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(Storia dei Trasporti Pubblici. 65).
Il Granduca di Toscana Leopoldo II autorizzò studi di strade ferrate e, favorendo l'iniziativa privata, rilasciò, con il concorso del Duca di Lucca, molti permessi per progetti e costruzioni ferroviarie. Si crearono così diverse piccole società, le quali determinarono in breve tempo l'aumento del numero e lo sviluppo delle linee. Alcune di tali società dovettero poco a poco, nonostante le facilitazioni che furono loro accordate, fondersi per porsi in grado di portare a termine gli impegni assunti.
IA Firenze, capitale del Granducato e centro del traffico ferroviario della Toscana, furono realizzate due grandi stazioni ferroviarie di testa: la stazione Leopolda presso Porta al Prato, abbastanza vicina al centro cittadino, dalla quale aveva inizio la linea per Pisa e Livorno; la stazione Maria Antonia, nella piazza dietro la chiesa di Santa Maria Novella, punto di partenza della linea per Prato e Pistoia. A poca distanza dalla stazione Maria Antonia, verso Prato, fu istituita la stazioncina del Ponte a Rifredi.
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Nessuna. (T-CA)
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