Giacomo Balla La modernità futurista
Autore/i | a cura di Giovanni Lista, Paolo Baldacci, Livia Velani. | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 364 |
Dimensioni | 24X29 (cm) | Illustrazioni | 232 ill. colori, 186 ill. b/n n.t. |
Legatura | cart. ed. ill. colori | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 2500 (gr) |
ISBN | 886130575X | EAN-13 | 9788861305755 |
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(Arte Contemporanea Cataloghi).
Milano, Palazzo Reale, 15 febbraio - 2 giugno 2008.
Viene preso esame il trentennio più importante della lunga carriera dell’artista: quello che va dal 1900 al 1929, dall’esperienza divisionista, declinata in moduli inediti e di estrema attualità, agli anni del futurismo, vissuti nella pluridisciplinarietà sperimentale. Salvo pochissime, inevitabili, lacune, si potrà vedere tutta l’opera maggiore e più famosa di questo grande protagonista della modernità italiana ed europea, compresi i bozzetti per i costumi teatrali, la scenografia e la moda, le opere di arte postale, le tavole parolibere e i manoscritti.
Negli ultimi quarant’anni, e maggiormente dopo il cambio di secolo, gli studi sull’avanguardia storica hanno conosciuto un profondo rinnovamento, che ha portato a nuove valutazioni e a nuovi parametri di giudizio. Su questa base analitica, l’opera di Balla appare di una modernità straordinaria, nella misura in cui non soggiace al filtro della storia, ma rivendica un’immediatezza di segno e di soluzioni linguistiche che corrispondono perfettamente alla sensibilità contemporanea.
Tra le opere più importati si segnalano: Bambina moltiplicato balcone del 1912, Automobile in corsa (velocità+luci) del 1912, Vortice+volumi di spazio del 1914, Forze di paesaggio estivo del 1917 e Colpo di fucile domenicale del 1918.
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