Gregorio De Ferrari
Autore/i | Newcome Schleier Mary | ||
Editore | Artema | Luogo | Torino |
Anno | 1998 | Pagine | XVI-244 |
Dimensioni | 25x30 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | tela ed. sovracc. ill. colori - hardcover with dustjacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English text | Peso | 2500 (gr) |
ISBN | 8882520083 | EAN-13 | 9788880520085 |
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(Cataloghi ragionati. Collana diretta da Alberto Cottino 3).
Questo catalogo Ragionato esamina l'opera di Gregorio De Ferrari (1647-1726); la sua è una figura di rilievo del barocco genovese: la sua operatività sconfina nel Settecento, anticipando effetti che poi saranno tipici del rococò.
Nato a Porto Maurizio da una famiglia benestante, si trasferì a Genova per studiare legge. Ma per nostra fortuna rimase talmente affascinato dall'ambiente artistico genovese da cambiare idea e dedicarsi alla pittura.
Come "maestro" si scelse il grande Correggio. Sembra che Gregorio abbia studiato Correggio arrampicandosi sul tetto della cupola del Duomo di Parma, sbirciando dalla finestra: da quella posizione gli affreschi risultano come "stirati", per il gioco prospettico dell'anamorfosi. E difatti le figure di Gregorio sono tutte stranamente allungate.
Da Parma ritornò «pittore già fatto», come racconta il biografo Raffaele Soprani, e iniziò una lunga e proficua collaborazione con Domenico Piola, di cui sposerà anche la figlia.
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