Gustav Klimt e le origini della Secessione Viennese
Autore/i | a cura di Marian Bisanz-Prakken | ||
Editore | Mazzotta | Luogo | Milano |
Anno | 1999 | Pagine | 236 |
Dimensioni | 24x30 (cm) | Illustrazioni | 88 ill. b/n, 371 ill. col. n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | 8820213095 | EAN-13 | 9788820213091 |
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Milano, Fondazione Antonio Mazzotta, 14 febbraio - 16 maggio 1999.
Traduzione di Carlo Mainoldi e Licia Fabiani.
Traduzione di Carlo Mainoldi e Licia Fabiani.
Il movimento della Secessione Viennese nasce nella primavera del 1897 per iniziativa di un gruppo di artisti insoddisfatti del Künstlerhaus. Grazie alle mostre organizzate dai suoi membri e agli articoli pubblicati sulla rivista "Ver Sacrum", la Secessione Viennese, che formula una nuova concezione monumentale dell'arte, diventa presto un esempio e uno stimolo per molti settori creativi. Gustav Klimt (1862 - 1918), il primo presidente della Secessione, è l'artista dotato di maggior personalità tra quelli che hanno fatto parte dell'associazione. Il suo stile, raffinatissimo, è caratterizzato da un accentuato linearismo e dall'uso di materiali preziosi; nelle sue opere prevale l'aspetto decorativo e ornamentale, tanto enfatizzato da caricarsi spesso di significati allegorici e simbolici.
Il volume intende evidenziare tutte le componenti artistiche che hanno dato vita alla Secessione. La sezione più importante è, ovviamente, quella dedicata a Gustav Klimt, il cui percorso creativo viene rivisitato attraverso una serie di disegni - tra i quali gli studi per i suoi più celebri affreschi - e grazie ad alcuni suoi dipinti particolarmente significativi. La panoramica è completata da una scelta rappresentativa di opere di numerosi artisti europei, tra i quali spiccano Klinger, Van Gogh, Bonnard, Gauguin, Munch, Hodler e Toulouse-Lautrec.
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