Il bello nell'arte Scritti sull'arte antica
Autore/i | Johann J. Winckelmann | ||
Editore | SE - Studio Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2008 | Pagine | 202 |
Dimensioni | 13X22 (cm) | Illustrazioni | non illustrato - not illustrated |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 600 (gr) |
ISBN | 8877107278 | EAN-13 | 9788877107275 |
momentaneamente non disponibile
(Testi e Documenti 173).
A cura di Federico Pfister.
Con uno scritto di David Irwin.
Nel Settecento una figura chiave per la conoscenza e l'interpretazione della classicità fu Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), uno degli scrittori che maggiormente influirono sullo sviluppo del neoclassicismo. Il nome di Winckelmann è da sempre legato all'antichità classica. Nella seconda metà del Settecento e all'inizio dell'Ottocento, la Grecia e Roma furono quasi sempre viste con gli occhi dell'"immortale" Winckelmann, come veniva sovente chiamato. A una storia dell'arte come catena di biografie, quale era stata condotta da Plinio e da Vasari, Winckelmann sostituisce una storia dell'arte nei termini dell'evoluzione degli stili, come sequenza di opere, aprendo così la strada alla moderna critica. All'arte come intimismo, come diario privato dell'artista, Winckelmann oppone l'arte come suprema impersonalità, come manifestazione del mistero senza nome della bellezza, come espressione del divino.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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