Il lavoro, la povertà, l’assistenza Ricerche sulla società medievale
Autore/i | Giuliano Pinto | ||
Editore | Libreria Editrice Viella | Luogo | Roma |
Anno | 2008 | Pagine | 240 |
Dimensioni | 15x21 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1000 (gr) |
ISBN | 8883343077 | EAN-13 | 9788883343070 |
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(I libri di Viella 73).
Nel basso Medioevo una parte importante della popolazione urbana era costituita da manodopera dipendente impegnata nella manifattura tessile, nei grandi e piccoli cantieri edili, nell’attività metallurgica, nei cantieri navali e nelle attività portuali, e infine nelle maggiori botteghe artigiane, dove al servizio del maestro operavano apprendisti e lavoranti.
Nei confronti dei lavoratori sottoposti la considerazione e l’atteggiamento degli strati sociali superiori oscillarono tra diffidenza, pietà e timore. I lavoratori non specializzati – stante il basso livello dei salari – erano potenzialmente dei poveri, talvolta dei poveri pericolosi. Nel corso del XIII secolo, sotto la spinta iniziale di istanze religiose, si svilupparono attività assistenziali, nuove e originali, che mirarono ad attutire il disagio e l’indigenza. Le autorità pubbliche ebbero presto un ruolo di primo piano in questo processo, spinte anche dal timore di conseguenze negative per l’ordine pubblico e per l’economia cittadina.
Conoscere meglio quali furono l’organizzazione del lavoro, la tipologia della manodopera impiegata, le competenze e le abilità richieste, i contratti di ingaggio, i salari corrisposti e i livelli di vita conseguenti (a partire dai regimi alimentari), e ancora gli istituti ospedalieri e le confraternite assistenziali significa far luce su aspetti non secondari della società e dell’economia del tempo.
Indice
Premessa
1. I lavoratori salariati nell’Italia bassomedievale: mercato del lavoro e livelli di vita
2. L’organizzazione del lavoro nei cantieri edili (Italia centro-settentrionale, secoli XIII-XV)
1. Maestri, manovali, apprendisti.
2. Rapporti di lavoro e forme d’ingaggio.
3. Imprenditori e committenti.
Nota bibliografica aggiuntiva.
3. L’immigrazione dei lavoratori della lana nelle città italiane. Alcune considerazioni
4. Alimentazione e livelli di vita. Considerazioni sulle fonti documentarie
1. Premessa.
2. I consumi collettivi.
3. I consumi familiari.
5. Ricchezza e povertà nelle città toscane del Trecento
6. I costi dei grandi pellegrinaggi medievali
1. Il pellegrinaggio in Terrasanta (dai resoconti dei viaggiatori italiani).
2. I pellegrinaggi a San Giacomo di Compostella e a Roma. Nota bibliografica aggiuntiva.
7. Le città italiane di fronte alle grandi carestie trecentesche
8. L’ospedale di Santa Maria Nuova nella Firenze di Dante
9. Gli “infermi” dell’ospedale della Misericordia di Prato nel Quattrocento
1. L’ospedale e la città alla fine del Medioevo.
2. I tre «Libri di infermi».
3. La provenienza e l’estrazione sociale.
4. Cause e motivazioni dei ricoveri.
5. Degenze e mortalità.
Fonti
Bibliografia
Indice dei nomi
Giuliano Pinto è professore emerito di Storia medievale nell’Università di Firenze. I suoi studi hanno per oggetto prevalente la società italiana del basso Medioevo, con particolare attenzione agli aspetti economici, all’evoluzione demografica, ai rapporti tra città e territorio. Tra i suoi volumi ricordiamo, per i tipi di Viella, Il lavoro, la povertà, l’assistenza. Ricerche sulla società medievale (2008).
(T-CA)
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