Il mobile in Italia dal Cinquecento all'Ottocento
Autore/i | Enrico Colle | ||
Editore | Electa Mondadori | Luogo | Milano |
Anno | 2009 | Pagine | 394 |
Dimensioni | 23X32 (cm) | Illustrazioni | 360 ill. e tavv. a colori n.t. |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. e cofanetto | Conservazione | |
Lingua | Peso | 3400 (gr) | |
ISBN | 8837069499 | EAN-13 | 9788837069490 |
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Questa raccolta delle eccellenze dell'ebanisteria italiana dal Cinquecento all'Ottocento ne evidenzia subito alcune peculiarità: l'uso sperimentale di materiali come le pietre dure e i metalli preziosi, e la predominanza della decorazione che apparenta certi manufatti quasi più alla scultura che all'ebanisteria. Stipi, cassettoni, trumeau, armadi, poltrone, tavoli e sedie, ma anche ambienti in cui il mobile è parte di un arredo complessivo, sfilano tra le pagine di questo volume a testimonianza di come il mobile italiano abbia in più occasioni raggiunto livelli altissimi, influenzando anche le manifatture d'oltralpe, per esempio con il commesso di pietre dure o il micromosaico. Dei trecento pezzi illustrati, molti provengono dalle regge e dai palazzi delle corti di tutt'Italia, e sono stati originati da una committenza aristocratica e colta, il cui gusto si è sovrapposto alla tradizione di realtà locali fortemente connotate. Non va infatti sottovalutata l'importanza degli sviluppi regionali in un territorio che conobbe l'unità politica e culturale solo tardivamente, con la nascita del Regno d'Italia. Il percorso storico è scandito in cinque epoche stilistiche: si apre con il Manierismo e si conclude con l'eclettismo dei revival ottocenteschi ai primi del Novecento, quando il mobile di tradizione artigiana si avvia lentamente verso la produzione seriale. (T-CA)
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