Ingegneria dei Greci e dei Romani
Autore/i | Carmelo G. Malacrino | ||
Editore | Arsenale Editrice | Luogo | Venezia |
Anno | 2013 | Pagine | 216 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 120 ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | 8877433876 | EAN-13 | 9788877433879 |
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I Greci si trovarono ad affrontare numerosi problemi architettonici per rispondere alle necessità sempre crescenti delle poleis e dei ricchi committenti privati.
I Romani, dal canto loro, da un lato subirono l influsso delle grandi creazioni greche e microasiatiche, dall'altro svilupparono tecniche e metodi costruttivi propri, primi fra tutti l'opus caementicium. Il suo impiego permise nuove conquiste spaziali, con la realizzazione di coperture voltate che, come nel caso del Pantheon, restarono ineguagliate per molti secoli. Nuovi progressi si fecero in età romana nel campo della costruzione delle strade, degli acquedotti, nell erezione di monumentali edifici termali e di ninfei decorati la cui realizzazione spesso oltrepassava la mera funzionalità e assumeva il significato di status per le città che li conteneva Le pagine di testo sono accompagnate da un meticoloso ed esauriente apparato iconografico che aiuta a dimostrare quanto la moderna ingegneria sia debitrice alla sapienza e intelligenza degli antichi. (T-CA)
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