Kemet alle sorgenti del tempo
Autore/i | Anna Maria Donadoni Roveri | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 1998 | Pagine | 320 |
Dimensioni | 25x29 (cm) | Illustrazioni | 320 ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2000 (gr) |
ISBN | 8843560425 | EAN-13 | 9788843560424 |
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Ravenna, Museo Nazionale, 1 marzo - 28 giugno, 1998.
Per secoli e per molti popoli l'Egitto e la sua cultura hanno significato qualcosa di misterioso e incomprensibile. "Kemet" ripercorre un'avventura umana irripetibile e unica, che ci lascia ancora oggi stupiti. Quando e in che modo nasce questa civiltà dai connotati culturali, artistici e religiosi irripetibili?
La mostra affronta uno degli aspetti meno conosciuti e più complessi che coinvolgono la civiltà egizia: quello delle sue origini. Tutte le civiltà, così come noi le conosciamo, hanno percorso la loro vicenda storica dal neolitico fino ai momenti culminanti della loro cultura, attraverso passaggi più o meno graduali e senza soluzione di continuità. Assistiamo cioè ad una evoluzione culturale che raramente, specie per i periodi più antichi, si può focalizzare in un "punto" cronologico circoscritto e preciso. Per la Civiltà Egizia ciò è clamorosamente diverso. Il "Mistero dell'Egitto" ha un volto ben preciso: il passaggio dal neolitico alla storia documentata, avviene repentinamente e in pochi decenni. I concetti di regalità, di stato, di vita religiosa, di economia, amministrazione, arte e scienza sorgono, come dal nulla , improvvisi e clamorosi. In pochi decenni sorge una civiltà matura con caratteristiche nuovissime.
Il percorso culturale della mostra illustra l'evoluzione dell'esperienza culturale egizia, dall'epoca preistorica fino alla maturità. Il neolitico (4400-3000 a.C.), con le culture badariana, amratiana e gerzeana, si presenta quasi come una fucina nella quale si compiono veri e propri "tentativi" artistici di vario genere. Poi all'improvviso, intorno al 3000 a.C., qualcosa "innesca l'esplosione": sembra che dalla preistoria si passi direttamente al futuro senza passare per un'epoca intermedia. L'Antico Regno (dalla III alla IV Dinastia, 2686-2184 a.C.) è lo sfondo su cui compaiono nuove, improvvise espressioni della creatività umana. Siamo nel Protodinastico (I Dinastia, 3000-2890 a.C.; II Dinastia, 2890-2686 a.C.), momento storico decisivo: l'Alto e il Basso Egitto vengono unificati dal leggendario Re Menes. E con la presenza del Re, della Regalità, del dio sulle Due Terre divenute un unico paese, la storia dell'Egitto fa un balzo in avanti che non ha paragoni. Nell'epoca successiva, le istituzioni e la Regalità si consolidano e si intrecciano in modo inscindibile; architettura e arte acquistano una tipologia "classica"; è questo il periodo nel quale vengono costruite le grandi Piramidi, imponenti e grandiose.
La Mostra - un viaggio nel tempo alle vere origini della cultura, dell'arte e della letteratura egizie - è coordinata da Barbara Adams, Sergio Donadoni, Anna Maria Donadoni Roveri, Enrichetta Leospo, Paolo Pasini, Sylvia Schoske, A. Jeffrey Spencer, Francesco Tiradritti, Dietrich Wildung.
Volume nuovo, sgualcitura all'angolo basso del volume. (T-CA)
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