L'Arte dell'Orologeria in Europa sette secoli di Orologi Meccanici
Autore/i | Giuseppe Brusa | ||
Editore | Bramante editrice | Luogo | Milano |
Anno | 1978 | Pagine | 492 |
Dimensioni | 27x32 (cm) | Illustrazioni | 826 illustrazioni b/n n.t. - b/w ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 4100 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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(Arte e Tecnica Collana enciclopedica delle arti applicate)
Edizione a tiratura limitata di 3000 copie nostra. n° 2741
L'autore è uno dei più accreditati studiosi di orologeria antica. Si è seguito l'ordine cronologico, grazie a un'impostazione articolata in tre parti che si integrano.
La prima è prevalentemente storica: narra il progresso dell'orologio meccanico come modello astrologico e teologico, invenzione utile, simbolo di prestigio, oggetto decorativo, strumento scientifico, norma di lavoro e di vita. Il problema della simultaneità degli sviluppi viene risolto in gran parte ricorrendo a larghe note a margine, che costituiscono spesso un testo parallelo, mentre sono frequenti i rinvii alle illustrazioni e al dizionario.
La seconda parte è prevalentemente iconografica: quasi mille fotografie illustrano, con inconsueta ricchezza di particolari meccanici, oltre quattrocento orologi, a ciascuno dei quali è dedicata una scheda che ne rileva le caratteristiche essenziali e quelle di particolare interesse, come in un catalogo ideale. Numerosi gli esemplari inediti.
La terza parte è costituita dal dizionario, con un corredo di schemi illustrativi, autonomo ai fini della consultazione, ma che è soprattutto il compendio di quegli argomenti tecnici analitici, che avrebbero sovraccaricato il testo e le schede e richiesto inoltre di essere ripetuti o sviluppati saltuariamente. L'indice dei nomi e dei luoghi e la bibliografia delle opere citate, con più de 300 titoli, facilitano la consultazione e orientano le ricerche più approfondite.
La prima è prevalentemente storica: narra il progresso dell'orologio meccanico come modello astrologico e teologico, invenzione utile, simbolo di prestigio, oggetto decorativo, strumento scientifico, norma di lavoro e di vita. Il problema della simultaneità degli sviluppi viene risolto in gran parte ricorrendo a larghe note a margine, che costituiscono spesso un testo parallelo, mentre sono frequenti i rinvii alle illustrazioni e al dizionario.
La seconda parte è prevalentemente iconografica: quasi mille fotografie illustrano, con inconsueta ricchezza di particolari meccanici, oltre quattrocento orologi, a ciascuno dei quali è dedicata una scheda che ne rileva le caratteristiche essenziali e quelle di particolare interesse, come in un catalogo ideale. Numerosi gli esemplari inediti.
La terza parte è costituita dal dizionario, con un corredo di schemi illustrativi, autonomo ai fini della consultazione, ma che è soprattutto il compendio di quegli argomenti tecnici analitici, che avrebbero sovraccaricato il testo e le schede e richiesto inoltre di essere ripetuti o sviluppati saltuariamente. L'indice dei nomi e dei luoghi e la bibliografia delle opere citate, con più de 300 titoli, facilitano la consultazione e orientano le ricerche più approfondite.
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