La Ceramica popolare Veneta dell'Ottocento
Autore/i | a cura di Antonio Cecchetto, Licisco Magagnato, Nadir Stringa | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 1978 | Pagine | 200 |
Dimensioni | 27x35 (cm) | Illustrazioni | 433 ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | tela ed. sovracc. ill. colori - hardcover dustjacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Le Ceramiche popolari venete dell'Ottocento costituiscono, nel panorama dell'arte popolare italiana, una manifestazione di rilevante interesse, che merita di essere conosciuta a fondo.
L'individuazione di questo fenomento culturale tanto originale, sviluppatasi nel Vicentino tra il 1840 e il 1915, ha interessato in modo particolare la critica del nostro secolo, rivolta ad allargare gli orizzonti della ricerca e a modificare una inveterata trascuratezza per le cosiddette arti minori e per le espressioni artistiche dedicate ai ceti subalterni.
Queste ceramiche delleNove, di Bassano, di Vicenza e di Monticello Conte Otto, mirabili per la spontaneitàdella rappresentazione e la vivacità dei colori impiegati, hanno come soggetti Evangelisti e Profeti, stagioni dell'anno, personaggi tratti dalla mitologia, dalla letteratura, dallavita quotidiana, paesaggi e nature morte di fiori e frutta, animali: un mondo vivo, multiforme, inquadrato negli orli variopinti.
Destinati per la loro fattura rapida e disinvolta e per il loro basso prezzo ai ceti meno abbienti, contadini e piccoli borghesi, presenti nelle fiere di paese, questi piatti posseggono, oltre ai loro pregi artistici, il valore di una testimonianza viva ed efficace delle abitudini, dei gusti, della mentalità dei loro autori e dei loro acquirenti. (T-CA)
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