La natura Morta nelle Pitture e nei Mosaici delle città Vesuviane
Autore/i | Stefano De Caro | ||
Editore | Electa Napoli | Luogo | Napoli |
Anno | 2001 | Pagine | 144 |
Dimensioni | 16x24 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. - paperback | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 100 (gr) |
ISBN | 8843587722 | EAN-13 | 9788843587728 |
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(Soprint Archeologica di Napoli).
Gli antichi avevano per la "natura morta" una nome beneaugurante: "xenia", "doni ospitali". Indicava i prodotti della campagna, uova, frutta, verdure, che il padrone di casa destinava alle stanze degli ospiti. Nato in età ellenistica, il genere si affermò nella decorazione delle case romane sotto forma di pitture o di mosaici. I maggiori esempi provengono dalle città sepolte dal Vesuvio: creazioni che stupiscono per il naturalismo di altissimo livello, in opere celeberrime come i mosaici con gatto e anatre o con pesci e uccelli dalla Casa del Fauno. Attraverso l'analisi e la riproduzione di oltre centoventi opere (provenienti da Pompei, Ercolano, Stabiae, Oplontis) Stefano De Caro ricostruisce con sapienza due secoli della storia di questo genere fortunato e dell'orientamento estetico che lo produsse.
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