Leonardo da Vinci L'Angelo Incarnato' e Salai
Autore/i | Carlo Pedretti | ||
Editore | CB Edizioni | Luogo | Poggio a Caiano |
Anno | 2011 | Pagine | 244-296 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. e cofanetto - hardcover with dust jacket and slipcase | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English Text | Peso | 3500 (gr) |
ISBN | 8897644007 | EAN-13 | 9788897644002 |
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Leonardo da Vinci The "Angel in the Flesh" and Salai.
Testo italiano/inglese.
2 volumi in cofanetto.
DELUXE EDITION TIRATURA LIMITATA.
Saggi di Daniel Arasse, Murat Aydemir, Luciano Bottoni, Collins Bradley, Giuseppe Fornari, André Green, Dawson Kiang, Margherita Melani, Giovanni Morello, Louis Buff Parry, Carlo Pedretti, Alberta Soranzo-Schindler, Carlo Starnazzi, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Paola Zamarchi Grassi.
Il 2 dicembre 2009 a Los Angeles veniva presentata la prima edizione del volume L’“Angelo incarnato” & Salai a cura di Carlo Pedretti, volume interamente dedicato al disegno su carta azzurra di Leonardo scoperto nel 1991 esposto per la prima volta nella grande mostra sui Ponti di Leonardo organizzata dalla Svezia a celebrazione del suo ingresso nella Comunità Europea nel 1993 e 1994.
Poco dopo Pedretti veniva a conoscenza di una precedente asta tenuta da Sotheby’s (gennaio 2007) in cui era stato battuto l’unico dipinto datato e firmato di Salai, ovvero l’unica opera utile per una ricostruzione certa dell’attività pittorica dell’allievo prediletto di Leonardo, lo stesso giovane ritratto nelle fattezze dell’ “Angelo incarnato”. La notizia fu prontamente segnalata da Carlo Pedretti nelle pagine dell’ «Osservatore Romano» del 13 marzo 2010. A Gian Giacomo Caprotti detto Salai (1480-1523) lo stesso Pedretti attribuisce un altro dipinto, anch’esso a lungo tempo rimasto inedito, ora in collezione privata a New York.
Nella seconda edizione del volume dedicato all’“Angelo incarnato” Pedretti pone le basi per una prima monografia scientifica su Salai. L’aggiunta segue, in modo rigoroso, una parte di testo già dedicata ad uno studio sistematico dell’iconografia di Salai caratterizzata da Vasari fin dal 1550, anno in cui lo storiografo aretino definì il Caprotti come un fanciullo dai capelli «ricci e inanellati de’ quali Lionardo si dilettò molto».
Pedretti partendo dal Salvator Mundi firmato e datato avanza una serie di attribuzioni basate sul confronto stilistico, attribuzioni che riguardano dipinti e disegni tutti illustrati a colore nel volume. (CBE)
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