Lezioni di paleografia
Autore/i | Giulio Battelli | ||
Editore | Libreria editrice Vaticana | Luogo | Roma |
Anno | 1978 | Pagine | 276 |
Dimensioni | 17x24 (cm) | Illustrazioni | non illustrato - not illustrated |
Legatura | brossura - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Terza Edizione Ristampa 1978.
Testo di estrema importanza che tratta di Paleografica, la scienza che studia le antiche scritture, Si tratta di un Manuale sulla paleografia libraria con citazioni su quella documentaria (soprattutto diplomatica) a partire dai tempi antichi sino ai primi libri stampati.
Il libro dopo alcuni cenni introduttivi esamina brevemente la scrittura latina nei suoi più antichi monumenti. Passa poi a considerare la produzione scrittoria dell'età romana fino al rinascimento. In ogni periodo distingue le varie forme di scrittura usate nei diversi paesi. Sistematicamente analizza ogni genere di scrittura
Dopo l'introduzione il volume si sofferma sulla materia e la forma dei manoscritti. In questa parte vengono esaminate le materie scrittorie (le tavolette cerate, il papiro, la pergamena e la carta) Si prendono poi in considerazione la forma dei manoscritti cioè il rotolo e il codice, inoltre gli strumenti per scrivere, in primo luogo l'inchiostro. Un altro capitolo è dedicato all'origine e allo sviluppo della scrittura latina, Si esamina l'alfabeto latino e le forme di scrittura fino al I secolo d.C.. Fa seguito il codice nei centri di cultura romana dal I al VIII secolo con la scrittura capitale libraria, capitale corsiva, onciale, semionciale e minuscola corsiva. Si affronta poi il Codice al tempo delle grandi abbazie dal VII al XII secolo. Questo argomento consente di prendere in esame i codici dell'Italia settentrionale con la minuscola precarolina italiana e i Codici dell'Italia meridionale con la scrittura beneventana. A cui fanno seguito i Codici della Spagna con la scrittura visigotica, i Codici della Francia e della Germania con la scrittura merovingica e le minuscole precaroline della Francia e della Germania, i Codici della Gran Bretagna e dell'Irlanda con la scrittura insulare, infine la riforma carolina . Il testo prosegue con l'analisi del Codice al tempo delle grandi Università dal sec. XII al XIV con la scrittura gotica e l'ultimo argomento è il Codice al tempo dell'Umanesimo nel sec. XV con la scrittura umanistica.
Usato buone condizioni, segni d'uso e del tempo. (T-CA)
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