“Con parola brieve e con figura” Libri antichi di imprese e emblemi
Autore/i | a cura di Carlo Alberto Girotto | ||
Editore | Maria Pacini Fazzi Editore | Luogo | Lucca |
Anno | 2004 | Pagine | 156 |
Dimensioni | 21x29 (cm) | Illustrazioni | 6 ill. a colori, 128 ill. b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1200 (gr) |
ISBN | 8872466571 | EAN-13 | 9788872466575 |
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Presentazione di Sandra Di Majo, Alessandro Pesante.
Introduzione di Lina Bolzoni.
Testi di Barbara Allegranti, Arianna Andrei, Giovanna Bosco, Alessandro Della Latta, Carlo Alberto Girotto, Andrea Torre, Silvia Volterrani.
Le imprese sono immagini, spesso accompagnate da un motto, che avevano il compito di significare un segreto pensiero, o desiderio, di colui – o di colei – che le porta. “Impresa”, si dice, indica quel che si vuole imprendere, dà forma visibile, cioè, a una intenzione. Ricamate sui vestiti, dipinte nelle sale dei palazzi, disegnate e incise nei libri e nei manoscritti, le imprese popolano nel Cinquecento il mondo della visività e della conversazione. Sono in genere inventate da un letterato perché richiedono, oltre che una buona cultura, ingegno, capriccio, fantasia. Si tratta di ricordare i versi dei poeti, di triturarli, di ridurli in frammenti in modo tale che producano accoppiamenti – più o meno giudiziosi – con una immagine. Parola e figura convivono, si scontrano, interagiscono.
Come l’impresa allude a un’intenzione, a un desiderio, a una condizione individuale: l’emblema usa un’immagine che esprime allegoricamente una verità universale: il motto vi accenna e spesso dei versi la rendono esplicita e insieme la commentano. L’emblema è dunque disponibile per un uso morale, religioso, filosofico. Oltre a prestarsi ai rituali delle corti e delle Accademie, e ai capricci dell’invenzione manieristica e barocca, le imprese e soprattutto gli emblemi, dunque, possono caricarsi di significati esoterici, e da qui si sviluppa l’uso religioso di queste forme di comunicazione, quello che sostituisce agli amorini delle imprese d’amore le immagini e i motti dell’amore divino. I Gesuiti appaiono come i grandi registi di questa operazione. Gli emblemi vengono usati a scopo didattico, missionario, propagandistico, nei libri, nella decorazione delle chiese, negli apparati delle feste, e nello stesso tempo diventano anche strumenti per la contemplazione e la meditazione, affiancandosi agli esercizi spirituali.
Indice
Modelli e epigoni
Definizione di un genere: trattati e raccolte
Gallerie di ritratti
Libri devozionali e predicazione: imprese ed emblemi religiosi
Frammenti di un’immagine amorosa
Imprese di accademie e accademici
Emblemi e imprese nei dintorni del testo
Imprese ed emblemi in marche e antiporte
Altre imprese nei dintorni del testo
Apparati
Bibliografia
Indice degli autori
Indice degli artisti
Indice degli emblemi
Indice delle imprese
(T-CA)
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