Manifesti Posters La Velocità nella pubblicità italiana 1890-1955 Speed in Italian Advertising 1890-1955
Autore/i | Dario Cimorelli, Anna Villari | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2015 | Pagine | 240 |
Dimensioni | 25x31 (cm) | Illustrazioni | 240 ill. e tavv. a colori n.t. - colors ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English text | Peso | 1500 (gr) |
ISBN | 8836632971 | EAN-13 | 9788836632978 |
momentaneamente non disponibile
Un inarrestabile flusso di energia serpeggia con vigore nella cultura europea e italiana di inizio Novecento.A fare da portavoce di questo clima in Italia, fino all’apoteosi, sono Gabriele d’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti e tutti quegli artisti e intellettuali che hanno segnato in modo spesso esasperato e fragoroso il panorama dell’arte dei primi decenni del secolo, desiderosi di abbandonare la cultura tradizionale, ormai ritenuta stantia e immobile, e di registrare l’irrompere nella vita del loro tempo delle nuove forme, dei nuovi oggetti, delle nuove abitudini della modernità. Una modernità il cui passo, il cui ritmo deve essere aggressivo, sicuro, in una parola veloce.
L’automobile, vero e proprio oggetto di una deflagrante rivoluzione industriale e sociale, è protagonista indiscussa dell’entusiasmo modernista: “veemente dio d’una razza d’acciaio” la chiama Marinetti. E insieme a essa piroscafi, locomotive, aeroplani, robot, inauditi e rapidissimi mezzi di comunicazione vanno a popolare un sempre più diffuso immaginario avveniristico, che si riflette nella nascente comunicazione pubblicitaria.
Manifesti, locandine, dépliant, riviste illustrate, a cui si riconosce forza di comunicazione e penetrazione capillare, sono il veicolo di propaganda commerciale adatto a reclamizzare i ritrovati e i prodotti della modernità; ma sono anche punto di comunicazione tra produzione industriale e un’arte di consumo dedicata alle nuove masse metropolitane, diventando spesso uno spregiudicato campo di sperimentazione.
Plinio Codognato, Primo Sinopico, Erberto Carboni, Marcello Nizzoli, Aldo Mazza per citare solo alcuni degli artisti e illustratori più inventivi e brillanti dell’epoca, con le loro trovate, le loro sorprendenti intuizioni, hanno così dato corpo, forme, luce al movimento e al ritmo del loro tempo, facendosi insieme autori, interpreti e potenti divulgatori, in tempo reale, di nuove ricerche artistiche e attualissime esperienze figurative.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...