Maria De' Medici (1573-1642) una principessa fiorentina sul trono di Francia
Autore/i | Caterina Caneva, Francesco Solinas | ||
Editore | Sillabe | Luogo | Livorno |
Anno | 2005 | Pagine | 384 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 240 ill. a colori - colors ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Usato come nuovo - used like new |
Lingua | Italiano | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | 8883472527 | EAN-13 | 9788883472527 |
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Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti, 19 marzo - 4 settembre 2005.
Ma chi era Maria de' Medici? Ben più di lei si conosce, o si ritiene di conoscere, la sua illustre ava Caterina, che sul trono di Francia fu protagonista di eventi clamorosi e drammatici destinati a restare nella memoria collettiva, come la strage di San Bartolomeo. Di questa seconda regina di Francia uscita dalla famiglia dei signori di Firenze, nata nel 1573 e morta nel 1642, era necessario invece aggiornare il profilo, aggiungendo sfumature e particolari a un'immagine consolidata da secoli in senso negativo. Figlia di quel Francesco I umbratile e raffinato che ha legato il suo nome allo Studiolo di Palazzo Vecchio e alla sofisticata cultura del tardo manierismo, Maria venne allevata in una corte che era all'avanguardia in Europa per la pratica del collezionismo, per la qualità e sfarzosità della produzione artistica e artigianale, per le invenzioni musicali e teatrali e, non ultima, per una politica che fece di tutto questo un mezzo efficacissimo di promozione. La sua giovinezza si svolse tra Palazzo Pitti, il giardino di Boboli, la villa di Pratolino e le altre dimore medicee, tra lezioni di musica e di pittura, pratiche devozionali e abiti sontuosi, come preparazione a un destino regale che le era stato predetto. Alessandro Allori, Jacopo Ligozzi, Empoli, Cigoli, Giambologna, Ferdinando Tacca furono tra gli artisti che frequentavano la corte fiorentina, quelli che contribuirono a formare la sua cultura artistica che avrebbe rappresentato in definitiva il patrimonio più prezioso da lei tradotto in Francia. (T-CA)
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