MEC ART Arte oltre la fine della Pittura Kunst nach dem Ende der Malerei
Autore/i | a cura di Volker W. Feierabend | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2010 | Pagine | 544 |
Dimensioni | 23x27 (cm) | Illustrazioni | 440 ill. a colori e in b/n - colours and b/w ills |
Legatura | cart. edit. ill. - Hardcover | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano e Tedesco - Italian-German Text | Peso | 3500 (gr) |
ISBN | 883661387X | EAN-13 | 9788836613878 |
momentaneamente non disponibile
L’espressione “mec-art”, abbreviazione di “mechanical art”, ovvero “arte meccanica”, denomina il programma creativo di un gruppo di artisti francesi e italiani che negli anni sessanta del XX secolo si fece avanti con idee radicalmente nuove sulla funzione sociale e comunicativa dell’arte. Gli artisti che lavoravano nello spirito della mec-art, nel respingere la concezione di genio, la visione della esclusività estetica e del valore straordinario dell’esemplare unico nella pittura, si proponevano come fedeli osservatori della realtà contemporanea, di cui accettavano senza riserve le conseguenze civilizzatrici, mediali e tecnologiche. I mec-artisti elaboravano i propri soggetti prendendo spunto dalle immagini fotografiche offerte loro dalla quotidianità, tanto nella pubblicità quanto nella cronaca, estrapolandoli dai loro contesti comunicativi originali per integrarli come ready-made figurativi nelle loro composizioni. La tecnica usata, che prendeva il posto dell’ormai superata pittura manuale con colori e pennelli, prevedeva l’utilizzo di una tela fotosensibile e di tecniche fotografiche di produzione: il risultato era dunque un’immagine sempre bidimensionale, ma frutto di una tecnologia avanzata. La pubblicazione intende riportare l’attenzione sulle ambizioni oggi dimenticate della mec-art e di documentare, in modo specifico, le realizzazioni dai suoi protagonisti italiani: Gianni Bertini, Bruno Di Bello, Elio Mariani, Mimmo Rotella e Aldo Tagliaferro. Contribuiscono a ciò, oltre alle numerose immagini a colori, i testi di Volker W. Feierabend e di Francesco Tedeschi, le dettagliate biografie, le dichiarazioni e le interviste raccolte in una appendice.
Der Ausdruck Mec Art (Abk. von engl. mechanical art, dt. mechanische Kunst) steht für das Programm einer italienisch-französischer Künstlergruppe der 1960er Jahre. Die vorliegende Publikation möchte die heute fast vergessene Mec-Art wieder ins Licht rücken und dokumentiert das Schaffen seiner italienischen Vertreter, Gianni Bertini, Bruno Di Bello, Elio Mariani, Mimmo Rotella und Aldo Tagliaferro.Die Mec Art-Künstler verweigerten sich u.a. dem Genie-Konzept und der Besonderheit einzigartiger Exemplare. Als Beobachter ihrer Umgebung fügten sie das alltägliche Angebot an Fotos in Werbung und Berichterstattung in Collagen in neue Kontexte ein. Die Collagen entstanden dabei schon unter Anwendung von fotografischen Techniken.Der Band der kunstwissenschaftlichen Reihe der VAF-Stiftung zur Förderung italienischer Kunst enthält zahlreiche farbige Abbildungen sowie Texte von Volker W. Feierabend und Francesco Tedeschi. Ein Anhang liefert detaillierte Biographien, Statements und Interviews.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...