Monete 'Bizantine' nelle Raccolte Numismatiche del Museo Civico di Siena
Autore/i | a cura di Mara Bonfioli | ||
Editore | De Luca Editori | Luogo | Roma |
Anno | 1984 | Pagine | 184 |
Dimensioni | 17x24 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Legatura | bross. ill. - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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(Recuperi Bizantini in Italia / 2).
Contributi di Mara Bonfioli, Vittorio Picozzi.
Schede di Roveno Batignani, Andrea Ciacci.
Nello svolgimento del programma CNR «Per il ricupero di testimonianze della cultura artistica bizantina in Italia», di cui i volumi di questa collana sono una delle espressioni e durante le indagini che si andavano svolgendo in Toscana, e specificamente a Siena, non è sembrato dunque fuori luogo soffermare l’attenzione anche sulle raccolte numismatiche del Museo Civico di Siena, ed in particolare sulle monete bizantine che vi si trovavano. Tanto più che non si disponeva di una storia di queste collezioni e mancava un qualsiasi catalogo a stampa, tanto delle raccolte nel loro complesso, quanto della sezione bizantina, che invece, quantunque piccola, appariva meritevole di divulgazione, anche per la presenza di esemplari non proprio banali per rarità o altre ragioni.
Si sono già indicati le finalità che questo programma di ricerca si propone ed i principi ai quali intende ispirarsi. Esso muove dalla consapevolezza dell’esistenza in Italia di un buon numero di documenti artistici propriamente bizantini che non hanno ancora avuto attenzione corrispondente al loro complesso valore e si propone di operare concretamente per un miglioramento della loro conoscenza.
La modalità è quella di una raccolta di dati, la più ampia ed approfondita possibile, per ogni argomento prescelto, così da fornire allo studioso la certezza di un punto di riferimento saldo ed affidabile. L’interesse per il significato che i documenti hanno avuto nella cultura che li ha prodotti non è inoltre inferiore a quello che si porta alla storia culturale del luogo che li ha recepiti e, in qualche modo, assimilati.
Per quanto riguarda Siena, città la cui scuola artistica, a ragione o a torto, è stata tanto spesso connessa, dalla storiografia moderna alla tradizione bizantina, un problema sempre vivo è quello dell’individuazione dei tramiti eventuali di tale rapporto. Ogni presenza artistica bizantina nella città va dunque accuratamente censita e valutata, positivamente o negativamente, anche da questa particolare angolazione.
Questo spiega perché, enucleando la piccola sezione bizantina dalle raccolte numismatiche del Comune di Siena, si sia sentita la necessità di non presentarla senza ricostruirne, per quanto possibile, attraverso pazienti ricerche d’archivio, la formazione e le vicende. Va da sé che i risultati sono quelli che la documentazione attualmente disponibile consente.
Segue il catalogo della raccolta, le cui singole schede, corredate da riproduzioni fotografiche ingrandite, sono raccolte in 34 gruppi a ciascuno dei quali è premessa una breve introduzione che esplicita i motivi d’interesse numismatico delle monete che vi sono comprese. Il volumetto è concluso, con l’ausilio anche di alcune tavole di confronti, da una serie di considerazioni di varia natura, essenzialmente sulla moneta come strumento di comunicazione visiva (e quindi anche sui rapporti tra arte e moneta), in parte direttamente suggerite dai singoli pezzi presi in esame nel catalogo e dalla composizione della raccolta, in parte travalicanti il caso concreto ed aperte a valutazioni più generali.
Indice:
Premessa
I. Le raccolte numismatiche senesi
II. Le monete “bizantine”. Catalogo
III. In margine al catalogo
Tavole
Usato buone condizioni, segni del tempo, abrasioni al dorso. (T-CA)
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