Pablo Picasso
Autore/i | s.a. | ||
Editore | Abscondita | Luogo | Milano |
Anno | 2015 | Pagine | 142 |
Dimensioni | 20x29 (cm) | Illustrazioni | ill. b/ n n.t. - b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 8884164206 | EAN-13 | 9788884164209 |
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(Mnemosyne 19).
"'La pittura è più forte di me, mi fa fare quello che vuole'. Questa è la frase che Picasso, alla fine di un quaderno sontuosamente riempito di disegni, scriveva a grandi caratteri e datava 27 marzo 1963, come se avesse tenuto a situare esattamente nel tempo una scoperta per lui importante. Inizialmente sembrerebbe che con questa trovata Picasso - abituato all'umorismo - si diverta a prendere in contropiede la verità. Particolarmente fecondi, e anche ricchi di invenzioni, gli ultimissimi anni della sua produzione - una produzione di un uomo che l'età spinge a raddoppiare anziché a rallentare inducono a credere che, al contrario di quello che dice, è lui, Picasso, a fare adesso quello che vuole della pittura, e che dunque, tra lei e lui, è lui il più forte. Ma che cosa significa "fare quello che si vuole" di un'arte? Non è forse essere così abile da praticarla in tutta libertà, senza alla fine dover mettere i pollici negli occhi a quelle opacità che si interpongono come schermi tra quello che si è voluto realizzare e quello che di fatto si realizza? Se si giunge a infrangere tutte le resistenze che possono temporaneamente fermarvi, come non essere colti da vertigine quando, a causa di un muro che ancora si oppone, si ha sì l'opera dietro di sé, ma davanti nient'altro che un vuoto (che bisognerà affrettarsi a nascondere accingendosi a un'altra opera, che a sua volta lascerà sull'orlo del vuoto)?..." (Dallo scritto di Michel Leiris).
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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