Pacecco de Rosa Opera completa
Autore/i | Achille della Ragione | ||
Editore | Edizioni Napoli Arte | Luogo | Napoli |
Anno | 2005 | Pagine | 64 |
Dimensioni | 21x31 (cm) | Illustrazioni | 161 ill. b/n -b/w ills |
Legatura | bross. ill. colori - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Si tratta della prima e unica monografia disponibile su questo artista del quale viene proposta per la prima volta una trattazione completa della sua opera pittorica, arricchita da un consistente numero di recenti scoperte ed attribuzioni. Impeccabile è l'iconografia con quasi 200 immagini in bianco/nero, tra cui moltissimi inediti e la bibliografia, che conta oltre 100 citazioni e costituisce una base di partenza per gli studiosi che vogliano approfondire gli studi sull'autore, sul quale finora non esisteva nessuna monografia.
Pacecco De Rosa è uno dei più famosi allievi di Massimo Stanzione e le sue tele sul mercato antiquariale sono molto richieste, perchè i soggetti raffigurati sono spesso belle fanciulle discinte, come nello spettacolare Bagno di Diana del Museo di Capodimonte, che fa da copertina alla monografia, dove si possono ammirare ben dodici fanciulle riprese nature, di una modernità sconvolgente.
Il libro parte dagli esordi di Pacecco sulla scena pittorica dopo un apprendistato presso la bottega di Filippo Vitale, suo patrigno, col quale collabora attivamente come per la ben nota Madonna e San Carlo Borromeo di San Domenico Maggiore, rendendo a volte arduo distinguere le sue opere giovanili da quelle del maestro.
In seguito si analizzano sia opere della sua bottega, che poteva contare su diversi allievi di buon livello, sia opere che risentono dell'influsso di artisti coevi, cercando di risolvere, ove possibile, le inevitabili confusioni attributive.
A volte la presenza del cane di Pacecco in qualche sua opera è come una sorta di firma nascosta dell'autore, un importante dettaglio che fa cadere qualsiasi dubbio sull'assegnazione del dipinto.
Molto approfondito è il capitolo sull'iconografia sacra di Pacecco, la cui produzione fu piuttosto copiosa e quanto mai sicura poiché i suoi pochissimi dipinti firmati sono quasi tutti soggetti religiosi, tra i quali l'elegantissima Annunciazione di San Gregorio Armeno e lo spettacolare San Tommaso d'Aquino che riceve il cingolo della castità di Santa Maria della Sanità.
Un ampio spazio è dedicato inoltre a tutte le opere presenti in collezioni private o presso botteghe di antiquari, come la stupenda Flora, replica di un analogo soggetto conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Il libro si conclude col capitolo sugli anni della maturità dell'artista, un decennio di produzione di opere di altissima qualità, come l'eccezionale Massacro degli innocenti del Museo di Filadelfia, il già citato Bagno di Diana del Museo di Capodimonte o lo spettacolare Giuseppe e la moglie di Putifarre di collezione privata.
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