Pietre colorate capricci del XVII secolo dalle collezioni Medicee
Autore/i | a cura di Marco Chiarini, Cristina Acidini Luchinat | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2000 | Pagine | 112 |
Dimensioni | 23X29 (cm) | Illustrazioni | 54 ill. a colori e 13 in b/n n.t. - color and b/w ills |
Legatura | bross. Ill. colori - Paperback Illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 888215243X | EAN-13 | 9788882152437 |
esaurito presso l'editore
San Severino Marche, Palazzo Franchi Servanzi, 29 luglio - 10 settembre 2000.
Testi di Sandro Bellesi, Marco Chiarini, Nicola Cipriani e Paola Squellati Brizio.
La raccolta di pietre dure rappresentò per molto tempo il fiore all'occhiello delle collezioni medicee, anche perchè Firenze divenne, in questo sostituendosi a Roma, centro di uno dei più raffinati opifici di pietre dure.
Al collezionismo della famiglia Medici si univa così in loco una scuola che non ebbe solo diramazioni a livello europeo, ma fondò un vero e proprio stile rimasto, per almeno due secoli - dal Cinquecento al Settecento - insuperato.
Manifattura affascinante, quella delle pietre dure, per la stessa natura del supporto che obbligava l'artista ad adattarvisi e per quell'illusione di eternità dell'opera d'arte che ha sempre accompagnato lo sviluppo della pittura su pietra. Una particolare forma d'arte rimasta sconosciuta al grande pubblico ma non ai collezionisti del passato, le cui Wunderkammern ne custodivano preziosi esemplari. (T-CA)
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