Pino Pinelli Continuità e disseminazione
Autore/i | Giovanni Maria Accame | ||
Editore | Pierluigi Lubrina Editore | Luogo | Bergamo |
Anno | 1991 | Pagine | 184 |
Dimensioni | 17X25 (cm) | Illustrazioni | 31 tavv. b/n col. num. n.t. |
Legatura | bross. ill. a colori | Conservazione | |
Lingua | Peso | 800 (gr) | |
ISBN | 8877661364 | EAN-13 | 9788877661364 |
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(La Forma plurale 5).
Su queste pelli di daino naufraga, per Pinelli, la concezione di una pittura che riconosce come propria sede l’area delimitata del quadro. Si apre al contrario la prospettiva di una pittura in perenne migrazione, nell’interminabile spazialità fenomenica. Un’uscita dal quadro che non è negazione della pittura, ma una sua differente concezione. Diversamente inseguita ed essa stessa inseguitrice di uno spazio sempre assorbente e mai compiuto, la pittura si contrae per espandersi sembra negarsi ma per potersi ancor più affermare.”
Da questo punto nodale prende il via la stagione della “Disseminazione” dove la pittura, ridotta a frammenti si colloca, quasi mimando il gesto del seminatore, sulla parete in una sintesi tra spazio e pittura che forma un “unicum”. I frammenti sempre monocromi subiranno nel tempo delle variazioni, passando da forme modulari rigorose (1976) ad altre che sembrano gonfiarsi per una sorta di dilatazione energetica (1984) fino alle “scaglie”, caratterizzate dalla leggerezza come fossero la pelle della pittura (1986) e alle successive che hanno riacquistato una maggiore consistenza corporea. (T-CA)
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