La pittura della Serenissima Venezia e i suoi pittori
Autore/i | Filippo Pedrocco | ||
Editore | Electa-Mondadori | Luogo | Firenze |
Anno | 2010 | Pagine | 296 |
Dimensioni | 25X32 (cm) | Illustrazioni | 280 ill. e tavv. a colori |
Legatura | t.tl. edit. sovracc. ill. | Conservazione | |
Lingua | Peso | 2600 (gr) | |
ISBN | 8837073119 | EAN-13 | 9788837073114 |
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Da Paolo Veneziano (1300-1350 ca), forse il più importante pittore del suo tempo, capace di un equilibrio unico tra i temi bizantini della sua formazione e l'influenza di Giotto, a Giovanni e Jacopo Bellini, dallo sfumato di Giorgione (1477-1510) al colore di Tiziano (1480/85-1576) in contrasto con la scuola fiorentina del disegno, per finire con Tiepolo (1696-1770) e i vedutisti, Venezia, ponte commerciale tra due emisferi, domina il Mediterraneo per almeno cinquecento anni, dal Trecento al Settecento, non solo economicamente ma anche culturalmente.
La Serenissima ("pace e ordine sono meglior per il commercio" era motto diffuso) fu infatti capace di far sbocciare nuovi linguaggi artistici ed esportarne il valore in tutto Europa. Un ciclo di grandezza che si conclude in un lento declino, iniziato con l'esaurirsi della spinta commerciale che aveva fatto grande la città ed accelerato dall'intrusione di Napoleone.
In quattro secoli di ricchezza, Venezia vede sorgere palazzi bellissimi e chiese monumentali, vede realizzati mosaici, affreschi e un'incredibile quantità di opere pittoriche di cui rimangono tracce nella città e nel mondo intero.
Dalle Sale del Collegio di Palazzo Ducale, affrescate da Tintoretto, dal Tiziano di Santa Maria dei Frari, fino alle opere degli artisti veneziani nelle collezioni internazionali, il volume, corredato di una ricchissima iconografia, è un resoconto puntuale e, insieme una celebrazione, della pittura veneziana nei secoli del suo massimo splendore. (T-CA)
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