Pop Design Fuori scala, fuori luogo, fuori schema
Autore/i | a cura di Luisa Bocchietto, Anty Pansera, Vanni Pasca, Piero Dadone | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2008 | Pagine | 216 |
Dimensioni | 23x29 (cm) | Illustrazioni | 150 a colori, 40 in b/n - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English text | Peso | 1500 (gr) |
ISBN | 883661115X | EAN-13 | 9788836611157 |
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Caraglio, il Filatoio, 10 maggio - 14 settembre 2008.
Testi di Luisa Bocchietto, Anty Pansera, Vanni Pasca, Piero Dadone.
Sul filo dell’ironia e dell’autoironia, la mostra ospitata al Filatoio di Caraglio e documentata da questo catalogo si propone di raccontare quel lungo, meraviglioso momento di sana follia nelle creazioni del design italiano che viene fatto rientrare sotto la definizione di “Pop Design”.
Il merito di questa piccola, enorme rivoluzione è da imputare alla plastica: nata per simulare altri materiali naturali, dagli anni Sessanta si afferma con la sua forza dirompente: si presta a infiniti usi, si adatta a ogni pensiero creativo, offre tutti i possibili colori e, in più, è economica e riproducibile. Grazie alla plastica, i vecchi schemi produttivi sono ribaltati e, con essi, anche il modo di vivere della gente, condizionato dalla moda e dal consumo, che sempre più segue l’impulso e non la ragione.
Ciò che appare è, viene amato e subito consumato.
Tutto deve essere quindi visibile, immediato, comprensibile, e perciò molto colorato, molto delineato, molto grande. Provocazione, gioco, divertimento si insinuano nel progetto, in una sorta di vitale desiderio di sperimentare e sovvertire. Otto sezioni illustrano le costanti di questo linguaggio tipicamente pop, che si ritrova in oggetti di design, familiari a tutti coloro che sono nati intorno agli anni sessanta e diventati manifesto di un modo di vivere e di sentire: dai colorati giradischi, alla musica, ai film, ai tessuti, agli abiti, ai casalinghi. Una lettura non didascalica, svolta per temi immediati per apprezzare la vitalità di un approccio che permane nel tempo per arrivare a contraddistinguere, attraverso l’ironia, anche il pensiero contemporaneo.
A journey into pop design through the various themes that have distinguished its research and production from the middle of the 1960s onwards, rediscovering surprising objects that have come to symbolise a way of living and a way of feeling. The common thread here is the element of surprise, the unexpected and desecrating gesture, a critical and subversive view of the world that surrounds us. However, there is also amazement ahead of the charm of new artificial and “pop-ular” aesthetics, determined by the rise of new materials, colours, technologies, messages and behaviour. A non-didactic reading, given on immediate themes in order to appreciate the vitality of an approach that has persisted over time to characterise, through irony, contemporary thought.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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