Proust e gli oggetti
Autore/i | a cura di Giuseppe Girimonti Greco, Sabrina Martina, Marco Piazza | ||
Editore | Le Càriti | Luogo | Firenze |
Anno | 2012 | Pagine | 306 |
Dimensioni | 14x21 (cm) | Illustrazioni | non illustrato - not illustrated |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 600 (gr) |
ISBN | 8887657793 | EAN-13 | 9788887657791 |
momentaneamente non disponibile
(«Logos» Biblioteca di saggistica Diretta da Mascia Cardelli 25).
Saggi di Viviana Agostini-Ouafi, Mieke Bal, Thomas Barège, Mariolina Bertini, Joseph Brami, Bernard Brun, Chloé Deroy, Mirko Francioni, Alessandro Grilli, Sara Guindani, Anna Lushenkova, Sabrina Martina, Guil-laume Perrier, Marco Piazza, Federica Pich, Hiroya Sakamoto, Michel Sandras, Massimo Scotti, Thanh Vân Ton-That, Bernard Urbani e Jean-Christophe Valtat.
Nel mondo di Proust il confine tra l'io e gli oggetti che lo circondano è precario e problematico, proprio come l'aspetto cangiante della camera in cui il Narratore si sveglia nelle prime pagine di Swann. Un confine continuamente rimesso in dubbio, così da investire anche l'oggetto dell'intenzionalità insita nello sguardo del soggetto. I saggi che compongono questa raccolta, firmati da una ventina di autorevoli studiosi dell'opera di Proust, italiani e stranieri, indagano un ampio ventaglio di oggetti che popolano la Recherche, assumendo prospettive che incrociano e fanno interagire fra loro la critica letteraria, la filosofia, la psicologia e la storia dell'arte. Prospettive volte a ripensare teoricamente la stessa definizione di oggetto così come quella di ritratto, ma anche le svariate metafore della scrittura e dell'opera d'arte fino alle intersezioni con l'eros e con la Storia. Prospettive che nel contempo si affacciano sull'esplorazione della fantasmagorica molteplicità del visibile, ora mitologicamente trasfigurato, ora sotterraneamente caricato di valenze erotiche, narrative, culturali, religiose. Ne scaturisce così non solo e non tanto un regesto di voci di dizionario, quanto un mosaico di accessi in gran parte inediti all'officina proustiana, dal momento che ciascuno degli oggetti presi in esame si configura come uno spiraglio magico, che consente di penetrare i segreti della costruzione del romanzo in quanto nasconde in sé un significato che va ben al di là del suo apparente statuto di "cosa tra le altre cose".
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...