Taddeo e Federico Zuccari fratelli pittori del Cinquecento 2 Voll.
Autore/i | Cristina Acidini Luchinat | ||
Editore | Jandi Sapi | Luogo | Milano |
Anno | 1998-1999 | Pagine | 310+326 |
Dimensioni | 25x31 (cm) | Illustrazioni | 551 ill. a colori, 506 ill. b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | usato come nuovo - used like new |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 5000 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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(Archivi di Arte Antica).
Per la prima volta una monografia congiunta presenta (in 2 volumi) in modo completo le vite e le opere dei fratelli Taddeo e Federico Zuccari, due personalità artistiche che ebbero ruoli da protagonisti nello scenario affascinante e complesso del Rinascimento maturo.
La loro attività copre oltre sessant'anni, dal primo successo di Taddeo nel 1548 alla morte di Federico, nel 1609. Taddeo, erede dei sommi pittori del primo Cinquecento in Roma, seppe crearsi uno stile pittorico fiero e vivido, addolcito da morbidi impasti; la sua maniera ardita si sottomise alle esigenze protocollari di un'aulica narrativa nel ciclo degli affreschi a carattere storico ed encomiastico voluti dal cardinal Farnese nel suo palazzo di Caprarola.
Quanto a Federico, fratello minore e allievo di Taddeo, proseguì dopo la morte di lui nel 1566 un'instancabile e solitaria carriera artistica, che lo vide al servizio dei massimi potenti d'Italia e d'Europa fino alla tarda età. Tra le sue tante imprese artistiche, connotate da un linguaggio pittorico piano e comunicativo, resta memorabile l'immenso Giudizio Universale nella cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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