Trittico paesistico romano del '700
Autore/i | Andrea Busiri Vici, Paolo Anesi – Paolo Monaldi – Alessio De Marchis | ||
Editore | Ugo Bozzi Editore | Luogo | Roma |
Anno | 1976 | Pagine | 366 |
Dimensioni | 29x31 (cm) | Illustrazioni | 70 Ill. Col 376 Ill B/N n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Usato Ottime Condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2700 (gr) |
ISBN | 8870030083 | EAN-13 | 9788870030082 |
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Questo quarto volume del Busiri Vici completa la ricerca sulla paesistica romana fino a circa il 1760. L’argomento di questo studio riguarda tre pittori: Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis. L’Autore ha avuto la possibilità di pubblicare per la prima volta un importante gruppo di affreschi e di grandi tele, quali quelle della Villa Albani-Torlonia sulla Salaria, della Villa Chigi a Piazza Vescovio, di Palazzo Albani ad Urbino, concludendo con un gruppo di paesaggi del De Marchis che si trovano nel Museo del Duomo di Perugia.
Nel complesso questi cicli decorativi sono di particolare importanza per gli studiosi in quanto nel contesto dello sviluppo del gusto artistico romano del ‘700, gli affreschi e le grandi tele formavano parte integrante dell’arredamento delle sale delle ville e dei palazzi, insieme con la mobilia e le decorazioni architettoniche.
Di estremo interesse sotto questo punto di vista è il caso di Villa Chigi le cui tele dell’Anesi e del Monaldi sono state dall’Autore idealmente ricomposte nella loro originaria collocazione, camera per camera, a ricostruire in tal modo quello che fu uno degli esempi più significativi di arredamento nella Roma del ‘700, un patrimonio artistico unico che venne purtroppo in anni recenti completamente smembrato.
Non è stato possibile realizzare, per questo volume, un tentativo di catalogazione delle opere dei tre artisti, ma per ciascuno di essi è stata comunque fornita un’ampia documentazione con il risultato di presentare allo studioso ed al collezionista, in un Repertorio apposito, un complesso di 218 opere, sia di dipinti che di disegni.
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