Vedute di Firenze tra il Seicento e il Novecento Dalla Collezione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Autore/i | a cura di Emanuele Barletti | ||
Editore | Polistampa | Luogo | Firenze |
Anno | 2009 | Pagine | 80 |
Dimensioni | 22x24 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colour ills. |
Legatura | bross. ill. colori - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8859605784 | EAN-13 | 9788859605782 |
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Catalogo della mostra allestita a Firenze a Villa Bardini dal 10 aprile al 27 settembre 2009.
Il volume ricostruisce un itinerario organizzato in termini di un graduale processo di avvicinamento alla città per poi penetrare fin nel cuore del centro storico. Di qui l’idea di realizzare tre suggestivi momenti visivi: le vedute panoramiche, il rapporto con l’Arno, le piazze e le strade. La componente più prestigiosa di cui la pubblicazione offre uno sviluppo pressoché completo, rispetto alle consistenze della collezione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è rappresentata dalle tele sei-settecentesche di artisti del calibro di Pandolfo Reschi, Gaspar Van Wittel, Giuseppe Zocchi e Thomas Patch, ai quali si deve in gran parte la diffusione e il successo del genere vedutistico accompagnato a una concezione paesistica più aderente alla realtà sociale e al vissuto quotidiano. L’Ottocento è pure presente con importanti esponenti da Giovanni Signorini, a Carlo Canella, a Giuseppe Moricci, a Lorenzo Gelati, a Francesco e Luigi Gioli, a Telemaco Signorini, ad artisti inglesi e francesi immancabilmente rapiti dal fascino della città come Gifford, Hartley Cromek, Fachot, nomi questi che non dicono molto al grande pubblico ma che pure, passando da Firenze, vollero in qualche modo catturarne le armonie. Un elemento di assoluta novità è costituito dall’inserimento di autori del Novecento fin qui rimasti, nella scala di valori attribuiti alle tele della collezione, a livello di ‘uso arredo’, ma che hanno avuto ruolo e importanza nella vita artistica e culturale fiorentina come Arrigo Dreoni, Ottone e Bruno Rosai, Dilvo Lotti, Sineo Gemignani, Dino Caponi, Silvio Loffredo, Marcello Boccacci, Michele Garinei, Giotto Sacchetti, Giovanni Tirinnanzi.
Introduzione di Mina Gregori (T-CA)
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