Workwear (Abiti da Lavoro)
Autore/i | Alessandro Guerriero | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2014 | Pagine | 144 |
Dimensioni | 20x26 (cm) | Illustrazioni | 150 ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English Text | Peso | 1000 (gr) |
ISBN | 883662927X | EAN-13 | 9788836629275 |
momentaneamente non disponibile
Milano, Triennale, 25 giugno - 31 agosto 2014.
Stilisti: Afran, Rodrigo Almeida, Alberto Aspesi, Gentucca Bini, Denise Bonapace, Andrea Branzi, Nacho Carbonell, Klaudio Cetina, Cano, CoopHimelb(l)au, Dea Curic, Nathalie Du Pasquier, Elio Fiorucci, Matteo Guarnaccia, Nuala Goodman, Daniele Innamorato, Mella Jaarsma, Toshiyuiki Kita, Guda Koster, Colomba Leddi, Antonio Marras, Franco Mazzucchelli, Alessandro Mendini, Angela Missoni, Issey Miyake, Amba Molly, Frédérique Morrel, Margherita Palli, Lucia Pescador, Bertjan Pot, Clara Rota, Andrea Salvetti, Nanni Strada, Tarshito, Faye Toogood, Otto von Busch, Vivienne Westwood, Allan Wexler, Erwin Wurm, Melissa Zexter.
Un tempo l’abito faceva il monaco, il metalmeccanico, l’avvocato… Un tempo l’abito era la rappresentazione immediata del ruolo che occupavamo nel mondo e dell’immagine che il ruolo trasmetteva. Nel racconto biblico, tuniche di pelle per ricoprirsi vennero date da Dio all’uomo, come protezione ma anche per segnare la sua condizione.
L’attuale centralità dell’individuo ha profondamente mutato il senso di ciò che indossiamo: la funzione sociale svanisce e l’abito assume soprattutto il valore dell’espressione individuale, diventando travestimento e forma dei nostri pensieri. Se prima era l’immagine che il mondo ci attribuiva, oggi è l’immagine di ciò che noi vogliamo essere nel mondo. Questa riflessione socio-antropologica proposta nel volume è accompagnata dalle riproduzione di quaranta abiti da lavoro ideati, con creatività e ironia, da famosi progettisti di tutto il mondo.
Milan, Triennale, June - August 2014
Forty Italian and international designers are featured in this exhibition and catalogue, each one expressing his own idea of workwear. The designers featured include: Afran, Rodrigo Almeida, Gentucca Bini, Denise Bonapace, Andrea Branzi, Klaudio Cetina, CoopHimelb(l)au, Nathalie Du Pasquier, Elio Fiorucci, Nuala Goodman, Mella Jaarsma, Toshiyuiki Kita, Colomba Leddi, Franco Mazzucchelli, Issey Miyake, Frédérique Morrel, Clara Rota, Otto von Busch and Vivienne Westwood.
This book, published to accompany an exhibition at Triennale in Milan, is an example of how a multidisciplinary approach can be used to examine and inform. Work clothes are transformed from uniforms and the symbols of a profession into the expression of an individual identity, but also into a form of cladding that is at times far removed from its original function. This fascinating new study adopts a comprehensive approach to dress in terms of the work it is for and how the work people do transforms the way they dress. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...