Demoni mostri e meraviglie alla fine del Medioevo
Autore/i | Claude Kappler | ||
Editore | Sansoni Editore | Luogo | Firenze |
Anno | 1983 | Pagine | 276 |
Dimensioni | 20x29 (cm) | Illustrazioni | XVI tavv.a col.ft., 106 ill. b/n n.t. - colors and b/w ills. |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1400 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Edizione Italiana a cura di Franco Cardini.
Attraverso l'opera dei pittori e degli scultori medievali, il mostro ci appare come una creazione quanto mai misteriosa: così, tentando di riscoprirne il significato originario, la nostra epoca gli ha via via attribuito intenzioni sovversivem origini "patologiche", o anche un'ispirazione pressoché "allucinata", quasi al limite della pazzia (tutti schemi, questi, che si sono voluti applicare anche all'opera di Jeronimus Bosch). Ma anche questi tentativi di spiegazione non trovano in realtà alcun riscontro in quello che è l'universo medievale e, appunto, questo libro si propone di delineare i contorni del "mostruoso" sempre cercando di rispettare i caratteri propri del Medioevo. Dall'intrecciarsi della tradizione grecoromana (con tutto il suo retaggio orientale) e della tradizione dei "divini dottori" medievali sono scaturite sempre nuove e più complesse creazioni mostruose; in seguito, il XV secolo - con la sua radicata e viva ossessione del diabolico (almeno in area non italiana) - ha generato una nuova stirpe di mostri, che però con i loro predecessori convivono e mantengono stretti legami.
Claude Kapples dà quasi "la caccia" al mostro attraverso numerosi testi letterari e para-letterari (in particolare, descrizioni del mondo e resoconti di viaggi) dal XIII al XV secolo, cercando di ricostruire l'opinione che quell'epoca aveva delle sue proprie creazioni, pur mantenendo la libertà di usare tutte le risorse del XX secolo al fine di gettare un ponte fra quel tempo e il nostro.
Tutto il resto è riccamente illustrato da un apparato iconografico abbondante e in gran parte inedito.
Usato ottime condizioni, lievi segni del tempo, piccoli strappetti alla sovraccoperta e leggiero distacco di patina al piatto. (T-CA)
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