Primaticcio Un bolognese alla corte di Francia
Autore/i | A cura di Cordelier Dominique e Romani Vittoria | ||
Editore | Five Continents Editions | Luogo | Milano |
Anno | 2005 | Pagine | 302 |
Dimensioni | 22X28 (cm) | Illustrazioni | 150 ill. b/n e a colori |
Legatura | brossura | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1500 (gr) | |
ISBN | 8874392303 | EAN-13 | 9788874392308 |
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Bologna, Palazzo di Re Enzo e del Podestà, 30 gennaio - 10 aprile 2005.
Attraverso numerosi disegni e alcuni dei pochi dipinti superstiti, la mostra bolognese documenta lo straordinario percorso creativo di Primaticcio.
Francesco Primaticcio (Bologna 1504 - Parigi 1570) è stato, dopo un'esperienza nella Mantova gonzaghesca, il più grande creatore della scuola di Fontainebleau.
Ancor meglio che Rosso Fiorentino o Nicolò dell'Abate, sarà egli a donare una fisionomia a questo grande momento dell'arte francese. Impiegato da ben quattro sovrani, da Francesco I a Carlo IX, Primaticcio incarna il trionfo della rinascenza francese e la quintessenza del manierismo italiano.
A Fontainebleau Primaticcio si fa interprete ispirato di Michelangelo come di Giulio Romano, di Correggio come di Parmigianino. I viaggi in Italia lo terranno aggiornato sulle novità che l'arte italiana va producendo in questi fervidi decenni.
Infaticabile ed estroso disegnatore, pittore, scultore, egli darà forma a uno dei più straordinari cicli decorativi della storia dell'arte, dove si incontrano ideale, illusione, artificio, audacia e seduzione. Le sue opere sono fatte per animare il mondo degli dei, sublimare il mondo della corte, imporre l'ammirazione ai profani e il rispetto agli iniziati. In questa enorme impresa egli fu aiutato da uno stuolo di comprimari quali Nicolò dell'Abate, l'incisore Léon Davent, e lo scultore Germaine Pilon.
Dominique Cordelier è curatore capo presso il dipartimento di arti grafiche del museo del Louvre.
Vittoria Romani è professore di storia dell'arte presso l'Università di Udine.
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