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Alighiero e Boetti

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Autore/i	Bruno Corà
Editore	Federico Motta Editore	Luogo	Milano
Anno	2006	Pagine	224
Dimensioni	29x33 (cm)	Illustrazioni	ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills
Legatura	cart. edit. sovracc. ill. e cofanetto - hardcover with dust jacket and slipcase	Conservazione	Nuovo - New
Lingua	Italiano/Inglese - Italian/English Text	Peso	3000 (gr)
ISBN	8871795032	EAN-13	9788871795034

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Cosenza, Palazzo Arnone, 17 dicembre 2005 - 26 febbraio 2006.

Il volume presenta, attraverso l'esaustiva curatela di Bruno Corà, oltre 150 lavori di Alighiero Boetti e ne illustra il percorso, dall'arte povera degli esordi al raggiungimento di quell'arte maggiore auspicata da Lucio Fontana, integrando nell'opera problemi e aspetti relativi allo spazio-tempo, al numero, alla scrittura poetica, all'alchimia, all'antropologia culturale, all'identità e all'anonimato, all'uso illimitato di materiali.

La crescente fortuna critica di Alighiero Boetti, via via accresciutasi dopo la sua scomparsa nel 1994, conosce con questa pubblicazione un punto di chiarimento sulle ragioni che l'hanno determinata.

In occasione della mostra progettata con la Soprintendenza di Cosenza nel dicembre 2005, Bruno Corà, storico e critico d'arte contemporanea legato all'artista da un lungo sodalizio, in questo volume traccia il profilo dell'intera opera dell'importante protagonista dell'Arte Povera, considerato, ormai un outsider della scena artistica internazionale.

Dall'assidua osservazione dell'opera di questo maestro torinese, Corà ha ricavato una essenziale serie di capisaldi fondativi del suo linguaggio, che costituiscono l'ossatura della sua personalità artistica.

Esponente di una nuova sensibilità e modalità artistica, Boetti è stato, oltre che "punta" del poverismo nella seconda metà degli anni Sessanta, assoluto caposcuola degli sviluppi pittorico-plastici nelle decadi successive degli anni Settanta e Ottanta, divenendo esempio stimolante e ineludibile per le nuove generazioni. Con la capacità di integrare nell'opera problemi e aspetti relativi allo spazio-tempo, al numero, alla scrittura poetica, all'alchimia, all'antropologia culturale, all'identità e all'anonimato, all'uso illimitato di materiali, nonché alla rimessa in gioco di modi e attitudini connesse alle arti tradizionali e applicate, Boetti giunge a dar corpo a quell'arte maggiore di cui Lucio Fontana aveva prefigurato l'avvento, divenendone il primo geniale interprete.

L'opera, suddivisa in capitoli, raccoglie immagini a colori dei suoi più importanti lavori, oltre 150, ed è corredata da ampi e aggiornati apparati biografici e bibliografici della sua intera attività.