Agostino di Ippona dedica al tema delle apparizioni dei defunti l'epistola 159, in risposta all'epistola 158 che gli era stata inviata da Evodio di Uzalis. Evodio si era rivolto ad Agostino per chiedergli quale fosse, a suo parere, la natura delle visioni che si erano verificate nel suo monasterium episcopale: vuoti fantasmi o entità dotate di reale consistenza? Mentre Evodio mostra di propendere per questa seconda possibilità, Agostino espone una posizione più orientata a considerare le visioni dei morti come una proiezione della facoltà immaginativa. A questa testimonianza del dibattito avvenuto in seno alla Chiesa tardoantica sul destino dell'anima dopo la morte, l'autrice del libro dedica un minuzioso studio, volto a precisare gli estremi cronologici dell'epistolario e a mostrare il significato storico e culturale dell'episodio di cui è testimonianza. Usato in buone condizioni. (T-CA)