Nel 1861 il grande Giuseppe Fiorelli, l’illustre pompeista, scriveva dell’architetto Fausto Niccolini come di colui “per opera del quale il nostro Pompei ha ricevuto tanto lustro e decoro, che bene possiamo gloriarci di quella sua splendida pubblicazione, la quale non trova riscontro in nessun altra di Europa”.Ed in effetti Le Case ed i monumenti di Pompei disegnati e descritti, era stata la prima pubblicazione a porsi l’obiettivo di presentare con ampiezza e sistematicità l’intero corpus dei monumenti pubblici e privati fono ad allora scavati, e merito che doveva apparire non il minore dell’anno successivo al conseguimento dell’Unità, aveva realizzato questo fine avvalendosi della collaborazione di studiosi nazionali di alto profilo scientifico e di un’équipe di disegnatori formata dai migliori artisti del tempo.

Grande novità fu tra l’altro l’uso generoso, nei bellissimi volumi in folio, della cromolitografia, che, già adoperata in pubblicazioni straniere a Napoli veniva introdotta per la prima volta e in questo caso assai ben eseguita.