Fotografie di Aurelio Amendola.

 

Con una nota sul restauro di Agnese Parronchi e Francesco Panichi.

 

Bisogna essere storici dell’arte per fare foto d’arte a questo livello d’eccellenza? Assolutamente no. Infatti Aurelio Amendola non è uno storico dell’arte. Dubito che sappia di Michelangelo molto più di quello che da un italiano di media cultura. Se Amendola fosse uno storico d’arte intanto non avrebbe avuto la geniale insolenza di tentare un rischiosissimo corpo a corpo con le sculture più impegnative della storia figurativa d’Occidente.

Il volume interpreta l’estetica michelangiolesca relativamente alla Sagrestia nuova di San Lorenzo a Firenze, celebre in tutto il mondo poiché massima impresa scultorea di Michelangelo.Il testo, inoltre, indaga la vicenda storico-artistica e i rapporti tra artista e committenza, considerando gli innovativi esiti iconologici che ne sono derivati e, infine, illustra le metodologie e le tecniche utilizzate per il restauro. Accolto con successo dal pubblico degli appassionati e degli studiosi, il libro è il risultato dell’equilibrata e giusta sovrapposizione di competenze diverse.