Libreria della Spada - Villa la Quiete Il Patrimonio Artistico del Conservatorio delle Montalve - Libri esauriti antichi e moderni. Libri rari e di pregio da tutto il mondo

Villa la Quiete Il Patrimonio Artistico del Conservatorio delle Montalve

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Autore/i	A cura di Cristina De Benedictis
Editore	Casa Editrice Le Lettere	Luogo	Firenze
Anno	1997	Pagine	234
Dimensioni	24x32 (cm)	Illustrazioni	ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills
Legatura	cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket	Conservazione	Usato buone condizioni- Used Good
Lingua	Italiano - Italian Text	Peso	1100 (gr)
ISBN	8871663683	EAN-13	9788871663685

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(Grandi libri illustrati).

Testi di Monica Bietti, Stefano Casciu, Alessandro Coppellotti, Gabriele Corasani, Cristina De Benedictis, Giovanni Leoncini, Dora Liscia Bemporad, Alessandra Mazzanti, Litta Medri, Adolfo Natalini, Anna Padoa Rizzo, Claudio Paolini, Paolo Peri, Roberta Roani Villani e Lisa Venturini.

Villa La Quiete a Firenze è un palinsesto di storia medicea, di storia della devozione e dell’educazione femminile legato alle vicende delle suore Montalve, che prendono il nome da Eleonora Ramirez di Montalvo, la fondatrice. Fin dal Seicento le sorti di un educandato delle nobili fanciulle fu loro affidato.

Il volume affronta una lettura dell’edificio, degli arredi e del giardino di recente acquisiti, nel loro insieme, dall’Università di Firenze. Il complesso è straordinario e ancor’oggi connotato profondamente dalla persistente presenza delle tre figure femminili che vi hanno impresso segni profondi: Eleonora Ramirez, Vittoria della Rovere e l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, ultima erede della famiglia Medici.

Gli autori dei saggi appartengono all’Università e alla Soprintendenza. I saggi documentano le emergenze architettoniche, paesaggistico-ambientali e storico-artistiche; essi costituiscono una base conoscitiva per la valorizzazione di questo contesto eccezionale. Per qualità e quantità delle opere, per varietà di tipologie, di materiali e di manifatture, tale insieme dovrà mantenersi nei suoi insostituibili valori di memoria storica.