I protagonisti della chirurgia fiorentina
Autore/i | Francesco Tonelli | ||
Editore | Polistampa | Luogo | Firenze |
Anno | 2011 | Pagine | 224 |
Dimensioni | 17x24 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills |
Legatura | bross. ill. colori con alette - paperback | Conservazione | usato come nuovo - Used like new |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | 885960981X | EAN-13 | 9788859609810 |
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I personaggi descritti in questo libro hanno determinato il progresso della chirurgia e vanno ricordati per la visione illuminata e il desiderio di trasmetterequanto intuito e realizzato. La loro attività è legata a Firenze ed essenzialmenteallo sviluppo dell’ospedale di Santa Maria Nuova, fondato da Folco Portinari e organizzato in modo esemplare non solo per l’assistenzaai bisognosi, ma anche per la formazione dei medici. Anche se per secoli lalaurea in medicina si conseguiva in Toscana solo a Pisa o a Siena, era obbligatorio perfezionarsi a Santa Maria Nuova e superare l’esame davanti al Collegio medico (di cui faceva parte anche un chirurgo) per conseguire la“matricola”, una sorta di abilitazione alla professione medica e chirurgica. La scuola fiorentina fu all’inizio prevalentemente medica, ma verso la fine del Cinquecento fu istituita una vera e propria scuola chirurgica. SantaMaria Nuova sarà il centro più importante della Toscana anche dopo la nascita del Regno d’Italia e l’istituzione dell’Università, perdendo di rilevanzasolo col trasferimento a Careggi degli istituti scientifici e assistenziali.
Questo volume ripercorre la storia di tanti chirurghi legati a Firenze dal Cinquecento alla fine del Novecento: da Guido Guidi, divulgatore delle conoscenze degli antichi, a Giuseppe Zambeccari, pioniere della chirurgia sperimentale; da Antonio Benevoli, scopritore delle vere cause della cataratta, a Ferdinando Zannetti che operò Garibaldi; da Maria Petrocini Ferretti, la prima donna-chirurgo, a Francesco Colzi, paragonabile a William Halsted per la magistrale impostazione della chirurgia; da Leonardo Gigli, ideatore di strumenti ergonomici, a Pietro Valdoni che a Firenze iniziò la scalata alla vetta della chirurgia, fino in tempi più recenti alle figure di Ennio Muntoni, Luigi Tonelli e Carlo Massimo. La loro storia serve a ricollocare nella giusta luce la figura del chirurgo, oggi fortemente sminuita nell’opinione pubblica, a ridare vigore e significato alla sua opera quotidiana, a dimostrare ai giovani che si stanno allontanando da questa nobile professione che gli sforzi e l’impegno sono infine premiati e che la considerazione degli altri è conseguenza del comportamento etico e del sapere.
Usato come nuovo, dedica dell'autore all'anteporta. (T-CA)
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