Ai Weiwei Libero
Autore/i | a cura di Arturo Galansino | ||
Editore | Giunti Editore | Luogo | Firenze |
Anno | 2016 | Pagine | 208 |
Dimensioni | 25x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1600 (gr) |
ISBN | 8809837665 | EAN-13 | 9788809837669 |
Prezzo | 35.00 € | Sconto | 5% |
Prezzo scontato | 33.25 € |
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Firenze, Palazzo Strozzi, 23 settembre 2016 - 22 gennaio 2017.
Presentazione di Matteo Del Fante, Giuseppe Morbidelli.
Ai Weiwei è una star dell'arte contemporanea. Le definizioni di performer, attivista, videomaker, fotografo, artista concettuale, designer, architetto, scultore, pittore sono tutte vere e al tempo stesso inesatte o imprecise. Cinese, nato nel 1957, attivo soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, provocatore antisistema, intellettuale dissidente ha conosciuto le prigioni cinesi ma ha anche avuto il privilegio di progettare, con altri, lo stadio a nido d'uccello per le Olimpiadi di Pechino. La sua attività si svolge ormai da anni a livello internazionale, Ai Weiwei è un simbolo globale della lotta per la libertà di espressione, legato alle tradizioni del suo paese ma aperto a ogni innovazione, un artista che si muove nei territori del sacro come un dissacratore, e in quelli della realtà più cruda come un poeta. La mostra di Palazzo Strozzi è la prima grande esposizione di Ai Weiwei in Italia. Ripercorre tutta la carriera creativa dell'artista, dalle opere storiche - gli allestimenti con biciclette, gli assemblaggi di materiali diversi, gli sgabelli, i vasi antichi ''modificati'', le opere politiche, i ritratti di dissidenti politici, i granchi e i boccioli, le carte da parati, gli oggetti che ricordano la prigionia - fino a creazioni e allestimenti studiati per l'attuale collocazione, che vede l'intero palazzo divenire uno spazio unitario di esposizione, con installazioni di fortissimo impatto anche all'esterno, ispirate al dramma dei migranti nel Mediterraneo, che è solo l'ultimo, più recente ambito della riflessione artistica di Ai Weiwei. (T-CA)
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