Domenico Mondo Un solimenesco in Terra di Lavoro
Autore/i | Daniela Campanelli | ||
Editore | Electa Napoli | Luogo | Napoli |
Anno | 1997 | Pagine | 96 |
Dimensioni | 22x24 (cm) | Illustrazioni | 59 ill. b/n col. num. n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 884358703X | EAN-13 | 9788843587032 |
Prezzo | 20.66 € | Sconto | 15% |
Prezzo scontato | 17.56 € |
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Con la collaborazione di Nicola Tartaglione.
Nel testo l'autrice ricostruisce il percorso biografico di Domenico Mondo soffermandosi sulla sua attività in Terra di Lavoro, dove l'artista nacque e dove sono le principali testimonianze del suo percorso stilistico.
Tra le personalità più illustri di Capodrise nel campo delle arti figurative del Settecento, allineandosi allo straordinario sviluppo delle stesse che si aveva contemporaneamente a Napoli, capitale non inferiore alle altre europee, aperta alla circolazione della cultura e ad un grande movimento di idee e di artisti.
Figura di rilievo tra i pittori che operarono a Napoli nel Settecento, nato a Capodrise nel 1723, da Marco Mondo, giurista, pittore e poeta che lo avviò allo studio dell’arte; più tardi, si formò alla scuola del Solimena, derivandone una produzione pittorica a macchie dense e luminose, secondo il giudizio di Spinosa, contrapponendosi alla corrente classicistica allora esistente a Napoli. Alcune delle sue opere furono dipinte per le due chiese parrocchiali di Capodrise ( S. Andrea Apostolo e Immacolata Concezione), per la chiesa dell’Ave Gratia Plena di Marcianise, per la chiesa di Sant’Asperno ai Crociferi di Napoli ed altre collezioni private della città; altre sue opere sono presenti nella raccolta Marsicola a Roma.
I suoi disegni sono conservati in raccolte private europee, americane, statunitensi, in varie collezioni pubbliche e musei napoletani, inglesi, tedeschi e austriaci.
Effettivamente, il Mondo si rivelò essere uno dei più grandi disegnatori del Settecento napoletano.
La sua bravura artistica si esplicò in pieno nella decorazione, con allegorie e scene mitologiche, nella sala degli Alabardieri, della reggia di Caserta. Il Mondo fu, infatti, scelto da Luigi Vanvitelli, in quanto uno dei pittori più validi e attivi del momento a lavorare a Napoli, per eseguire diversi lavori nella Reggia di Caserta.
Al Louvre di Parigi è conservato uno dei bozzetti realizzati dal Mondo, su richiesta del Vanvitelli, che avrebbe dovuto ornare la volta di uno dei saloni della Reggia.
Note alle condizioni del volume
Nessuna (T-CA)
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