Gino Del Zozzo
Autore/i | Andrea Brigliadori | ||
Editore | Comune Forlì - Associazione Melozzo | Luogo | Forlì |
Anno | 1993 | Pagine | 160 |
Dimensioni | 21x29 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n - b/w ills |
Legatura | bross. ill. - paperback | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
Prezzo | 41.32 € | Sconto | 50% |
Prezzo scontato | 20.66 € |
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Forlì, Palazzo Albertini, 0 settembre - 10 ottobre 1993.
Tesimonianze di Milvia Del Zozzo, Fanny Monti.
Fotografie di Silvano Bonaguri.
Per Gino del Zozzo la scultura faceva tutt’uno con la terra, con una sorta di primordiale forza plasmatrice di materia e artefice di forme viventi. La scultura era fisicità, fatica, sudore di pelle e calli di mani. Lo scultore aveva molto in comune col fabbro, col falegname, col cavapietre, col contadino. Mostrava gli strumenti, le sgorbie, i punteruoli, gli scalpelli, i martelli, con una sorta di orgoglio geloso e di tenace possesso. Amava i materiali primitivi, il tronco di legno, i grovigli delle ceppaie, la pietra, il sasso di fiume. Li lavorava di forza. Salvo poi diventare delicatissimo nel tratteggio del disegno, nella sfumatura del colore, nel breve tocco di rifinitura di un “pezzo”.
Dopo l’apprendistato “accademico”, come diceva lui, era approdato via via a un’idea della scultura di stampo “michelangiolesco”, muovendosi tra il “finito” e il “non finito” secondo quanto gli suggeriva il materiale stesso che veniva lavorando, cavando di forza dal sasso la figura che custodiva. Ne otteneva forme chiuse, involte in sé stesse, quasi che non dovessero perdere nulla dell’originario attaccamento alla materia terrestre di cui erano fatte, nulla della chiusa energia primitiva. Era andato più in là, nei prodotti maturi della sua arte: “vedeva” già nella forma naturale del sasso – lo andava a cercare nei campi e sui greti dei fiumi – la figura che gli veniva proposta, se ne lasciava suggerire; e gli bastavano a volte pochi tocchi di scalpello per darle rilievo di opera umana, di scultura appunto. (Andrea Brigliadori)
Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, dedica del curatore all'anteporta. (T-CA)
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