Il Cerano Protagonista del Seicento lombardo 1573-1632
Autore/i | a cura di - edited by Marco Rosci | ||
Editore | Federico Motta Editore | Luogo | Milano |
Anno | 2005 | Pagine | 288 |
Dimensioni | 25x29 (cm) | Illustrazioni | 60 ill. b/n e 100 ill. colori - 60 color ills and 100 in b/w |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | 8871794745 | EAN-13 | 9788871794747 |
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Milano, Palazzo Reale, 22 febbraio - 5 giugno 2005.
Il volume è il risultato di un ampio lavoro di studio e di ricerca che ha permesso di mettere maggiormente a fuoco alcuni momenti fondamentali del corpus iconografico di Giovan Battista Crespi detto il Cerano: il pittore che, dal 1600 e per trent'anni assunse il ruolo di capofila nella Milano di Federico Borromeo segnando l'avvio della felice stagione del Seicento lombardo e che emerge come uno dei protagonisti della rivoluzionaria trasformazione concettuale e formale della pala sacra del mondo cattolico a seguito del Concilio di Trento.
Solo oggi vengono risolte alcune questioni nodali relative alla vita dell'artista grazie alle ricerche di Marina dell'Omo nei registri parrocchiali di Romagnano Sesia: la sua data di nascita, che risale al 23 dicembre 1573 e il nome della madre, Camilla.
Un saggio di Cristina Geddo su nuovi documenti che testimoniano la presenza del padre Raffaele a Cerano negli anni dal 1590 fa luce sul periodo giovanile dell'artista e sulla sua scelta di adottare e ostentare il soprannome dal luogo della sua giovinezza e del suo presumibile esordio.
Il saggio di Filippo Ferro approfondisce l'eredità testoriana del "pestante" con i due cicli della Vita e dei Miracoli di San Carlo e il trionfo cattolico della Beatificazione come fenomeno collettivo, mentre gli studi di Bober rivelano gli aspetti inediti della vasta cultura formale e iconica del pittore nel suo tempo attraverso la documentazione sugli echi nel Cerano dell'incisione transalpina.
Altri saggi esaminano la fortuna storica e critica nel tempo, da quello della Coppa sulle vicende positive e negative sulle entrate e uscite da Brera dopo le soppressioni a quello di Contini sull'alto apprezzamento del Cerano negli studi tedeschi nel XX secolo fra le due guerre legato a sue presenze con opere fondamentali nei musei tedeschi. Un contributo infine di grande novità e chiarificazione nel contesto dell'arte milanese e lombarda coeva è offerto da Federico Cavalieri con il suo saggio sull'immediata cerchia, compreso il fratello Ortensio e come recentissima novità la sorella Giulia. Altra notevole documentazione sulla fortuna del Cerano è offerta negli apparati dall'elenco delle opere riferite al Cerano nelle collezioni milanesi del ‘600 e del ‘700 della Geddo.
Marco Rosci - Novara 1928. Già Professore di Storia dell'Arte nelle Università di Milano e di Torino, attualmente docente di Storia dell'Arte Contemporanea a Vercelli, Università del Piemonte orientale. Critico d'arte de "La Stampa". Principali pubblicazioni: I quadroni di San Carlo nel Duomo di Milano, Milano 1965, Il trattato di architettura di Sebastiano Serio, Milano 1966; Arte e rivoluzione, con altri, Milano 1976; Leonardo, Milano,1976; Evaristo Baschenis. Bartolomeo e Bonventura Bettera, Bergamo 1985; Storia della pittura. XX secolo, con altri, Novara 1986; Giulio Cesare Procaccini, Soncino 1993; Raffaello. Deposizione, Torino,1993; Cerano, Milano, 2000. Ha curato la mostra Cerano, Novara,1964 e, con altri, Liberty italiano, Milano 1972, Cultura figurativa e architettonica negli stati del regno di Sardegna, Torino 1980, Torino 1902. Le arti decorative internazionali del nuovo secolo, Torino 1995. (T-CA)
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