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Banda Improvvisa, la banda di Loro Ciuffenna, piccolo paese nella provincia di Arezzo, tramutatasi grazie al direttore Orio Odori in uno dei gruppi di musica creativa più curiosi ed interessanti del momento, ha colpito ancora. Dopo gli spettacolosi concerti ed il disco Pratomagno Social Club, adesso ecco un bel libro fotografico che ne illustra le gesta.

Autrice del volume è la fotografa Lucia Baldini, che da tempo lavora nel mondo del teatro, dello spettacolo e della moda, già autrice di libri fotografici sul tango e su Carla Fracci. In questa occasione, la Baldini documenta diversi concerti che la Filarmonica Giuseppe Verdi (questo il "vero" nome di Banda Improvvisa) ha tenuto nel 2002 e nel 2003, spesso con collaboratori di tutto rispetto, come la Kocani Orchestra, Daniele Sepe ed Auli Kokko,Arturo Stalteri.

Quel che colpisce scorrendo le belle immagini - rigorosamente in bianconero - sono i "luoghi" dei concerti: quasi tutti nella terra di Toscana, sono tuttavia protesi ben oltre essa: il Festival Fabbrica Europa, annuale rassegna fiorentina che propone il meglio della musica di frontiera, non solo europea; Arezzo Wave, manifestazione votata al panorama 'indie'-rock, entro la quale mal si penserebbe ad una "banda"; Musica e suoni dal mondo, uno dei più interessanti e ricchi festival etnici nazionali; Roma incontra il mondo, manifestazione di voci e popoli svoltasi a Villa Ada; perfino il Treno Natura, iniziativa ecologista maremmana, ed il VI Meeting dei Diritti Umani, incontro politico-sociale svoltosi a Firenze nel dicembre del 2002. In mezzo, rappresentazioni poetico-teatrali, come quelle di Ulixes - Viaggio poetico per banda e voci recitanti, che ha avuto numerose repliche in giro per l'Italia, ed occasioni puramente "locali": concerti di Natale a Loro Ciuffenna, di Fine Anno a Castiglion della Pescaia.

Questa varia moltitudine di impegni e rassegne ci mostra anche visivamente la cifra di un gruppo che è composto prima di persone e poi di musicisti, che antepone cioè la trasversalità umana a quella artistica e la pluralità vissuta a quella pensata e progettata sul piano musicale. La ricchezza delle scene che le foto della Baldini ci mettono davanti è quella di uomini e donne, ragazze e ragazzi che si divertono a far divertire; che partecipano, loro per primi, ai festeggiamenti che contribuiscono ad allietare; che sentono in prima persona i valori di ciò cui prendono parte. È questo il loro segreto.

Un segreto di Pulcinella, in verità, giacché si tratta di quanto i nostri trisavoli ci hanno tramandato, ma che spesso, troppo spesso, il moderno ci spinge a dimenticare: che le comunità sono locali, che i legami si stringono tra prossimi, e che per sprovincializzarsi non serve dimenticare le proprie radici, ma basta (o meglio, è necessario) pensarle e viverle assiemea quelle altrui: agire localmente, pensando globalmente, come recitava un (non tanto) vecchio adagio. Un segreto che, come svelano le note del libro, è stato colto da chi abbia preso parte agli spettacoli della banda, tra i quali figura tra gli altri nientemeno che Sergio Cofferati.

Onore dunque, ancora una volta, a Banda Improvvisa, ai suoi "cinquanta angeli musicanti" ed ai suoi ideatori Giampiero Bigazzi e Orio Odori, ma anche al "motore nascosto" Lorenzo Pallini e, soprattutto, a Lucia Baldini, che con questo libro ci svela in icone retroscena, umori, storie e. segreti di Pulcinella. (T-CA)

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