Napoléon
Autore/i | a cura di Monica Guarraccino, Giuseppe Adduci | ||
Editore | Pacini Editore | Luogo | Pisa |
Anno | 2018 | Pagine | 126 |
Dimensioni | 24x24 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 900 (gr) |
ISBN | 8869954668 | EAN-13 | 9788869954665 |
Prezzo | 35.00 € | Sconto | 15% |
Prezzo scontato | 29.75 € |
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Dalla collezione di incisioni napoleoniche della Fondazione Livorno
Dalla collezione si Soldatini "Alberto Predieri" della Fondazione CR Firenze
(Livorno arte e cultura 4).
Portoferraio, Museo nazionale delle residenze Napoleoniche Palazzina dei Mulini, 31 luglio - 31 ottobre 2018.
41 incisioni della raccolta di Fondazione Livorno e 500 soldatini della raccolta “Alberto Predieri”, appartenente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, contribuiscono a rinnovare l’interesse per un luogo, il suggestivo complesso dei Mulini di Portoferraio, in cui la presenza di Napoleone continua ad esercitare il suo fascino e a richiamare l’attenzione da parte di un vasto pubblico internazionale.
L’interesse per Napoleone da parte di Fondazione Livorno, ha preso avvio nel 2007, con il progetto Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana, un percorso di approfondimento culturale condiviso con il Museo delle Residenze Napoleoniche dell’Elba. Le ricerche sono sfociate in numerose iniziative realizzate sul territorio della provincia e culminate nelle celebrazioni, nel 2014, del bicentenario dell’arrivo di Bonaparte all’Elba. Contemporaneamente la Fondazione ha ampliato la sua collezione di stampe dedicate alla storia di Livorno, acquisendo una raccolta di stampe napoleoniche, ispirate spesso dallo stesso Imperatore, di cui oggi espone al pubblico un nucleo di 41 incisioni.
Dai primi successi militari del giovane generale a Tolone nel 1793, fino all’esilio a Sant’Elena, e alla morte il 5 maggio 1821, il mito napoleonico viene raccontato attraverso una serie di incisioni, prevalentemente di produzione italiana, della prima metà del XIX secolo, che si distinguono dalla classica iconografia napoleonica per l’originalità dell’esecuzione e l’uso del colore.
Dalla “Collezione Alberto Predieri”, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, arrivano invece i 500 soldatini di piombo esposti in questa mostra. Fanno parte di una raccolta di 1700 esemplari riproducenti soggetti di un periodo storico che va dal XVIII secolo al Risorgimento Italiano, con particolare attenzione al periodo napoleonico. Il Professor Predieri, docente di diritto pubblico e grande esperto di economia, di storia e di storia dell’arte, aveva raccolto per tanti anni questa stupenda collezione di soldatini, di cui era esperto conoscitore. Dopo la sua scomparsa nel 2001, la consorte Signora Francesca Rousseau ha donato la collezione, unica al mondo per il suo genere, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, perché la esponesse al pubblico. Dopo essere stata presentata in due mostre temporanee, oggi è collocata in esposizione permanente nella prestigiosa sede della Fondazione, nel centro di Firenze, in via Bufalini. (T-CA)
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