Piazza di Verzaia Cronache familiari e storie celebri a Firenze
Autore/i | Marcello Vannucci | ||
Editore | Casa Editrice Le Lettere | Luogo | Firenze |
Anno | 1997 | Pagine | 302 |
Dimensioni | 18x25 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato come nuovo - used like new |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | 8871663306 | EAN-13 | 9788871663302 |
Prezzo | 19.63 € | Sconto | 30% |
Prezzo scontato | 13.74 € |
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(I Libri di Vannucci 5).
Via del Leone, del Drago d’oro, del Tiratoio, dell’Orto, di Camaldoli, dei Tessitori: le strade a corona di Borgo San Frediano si snodano come un’antica leggenda di popolo. Porta San Frediano e Piazza Verzaia appaiono l’estremo baluardo a difesa da un mondo esterno; non incluso insomma nella recita. L’avere, da parte dell’autore, vissuta qui la sua infanzia, è stato fra i motivi che l’hanno invogliato a scrivere questo libro. Vedrà poi il lettore come ad essi altri siano andati ad aggiungersi, a dilatare i segni di quella che pareva una poco più che piccola cronaca familiare. Ed ecco entrare in scena quel magico cerchio di palazzi, case, monumenti che ruota attorno alla piazza della Signoria: quasi un inaspettato dono, che offra ben altro colore e contenuto a ciò che sta accadendo. E ora il momento di quell’ “Antico Fattore” che fu, assieme alle “Giubbe Rosse”, il luogo di convegno di tutta la cultura e l’arte italiana degli anni Trenta. Ed è ora che l’autore, ancora con gli occhi di poco più che ragazzo, incontrerà gente che stava allora scrivendo il proprio nome nella storia. Il silenzioso Montale, ed a contrasto il vociante Ottone Rosai; Sibilla Aleramo, che riconduce la storia al suo appassionato amore per Dino Campana; Margherita Sarfatti, ex compagna dell’ormai Duce d’Italia; Amalia Guglielminetti, che forse ancora si sente eroina per quel suo trascorso amore con il più che dolce Gozzano; Memo Benassi che sta impersonando, nello scenario della piazza Signoria, il frate ribelle Savonarola; Mario Rossi, direttore d’orchestra al Comunale, che danza il tiptap nell’allora piazza Vittorio, dopo aver visto l’Astaire di “Cappello a cilindro”. Qualche nome fra i tanti che affollano le pagine di questo libro. Che poi siano gli anni Trenta misura del calendario, questo è vero, ma chi ricordi come Vannucci ami muovere le carte del tempo in giochi complicati, già saprà che altre stagioni andranno ad aggiungervisi. In questo libro, che è fra i suoi più felici. Se non il più felice di tutti.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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