Toscana Romanica
Autore/i | Guido Tigler | ||
Editore | Jaca Book | Luogo | Milano |
Anno | 2006 | Pagine | 352 |
Dimensioni | 21x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. | Conservazione | nuovo |
Lingua | italiano | Peso | 2000 (gr) |
ISBN | 881660350X | EAN-13 | 9788816603509 |
momentaneamente non disponibile
(Patrimonio Artistico Italiano).
Viene proposto una nuova geografia artistica della Toscana romanica e insieme si suggerisce un itinerario di visita fra i principali monumenti. Punto di partenza è l'eccezionale frammentazione culturale e politica del periodo (secoli XI-XIII), dove ogni diocesi e ogni città hanno vicende proprie, così come attorno ai territori dei liberi comuni si creano aree residue in cui permane al potere il vecchio mondo feudale, incluse le abbazie.
Il percorso muove dalla Via Francigena, con l'attraversamento della Lunigiana e una prima sosta a Carrara, per poi puntare su Pisa, che fu certamente il centro irradiatore più vitale nei secoli che qui interessano. Già il primo romanico pisano del secondo quarto dell'XI secolo ebbe un riflesso in Lunigiana. Il classicismo di Buscheto, grande artefice del duomo di Pisa, fu poi recepito in Lucchesia e a Firenze. Prima di inoltrarsi verso l'interno della Toscana viene tuttavia esplorata la parte costiera, lungo il litorale un tempo dominato dai Pisani: fondamentali il duomo di Volterra e quello di Massa Marittima, entrambi da considerare inclusi nella più vasta area pisana. A questo punto, come accompagnando il propagarsi dell'influsso artistico pisano verso l'entroterra, si propone la visita di Lucca e dell'area lucchese, per passare poi a Pistoia e all'area pistoiese, che comprendeva anche Prato, e poi a Firenze e alla zona del suo contado. Nel duomo di Fiesole e nella pieve di Arezzo, per non dire delle pievi del Valdarno Superiore e del Casentino, prevalgono tutt'altri accenti, più grevi, con scelte espressive anticlassiche di forte originalità. La breve distanza che separa la facciata della Badia Fiesolana, così simile a quelle fiorentine, dal Duomo di Fiesole, è l'abisso fra due mondi diversi. L'area fiesolano-aretina è più legata all'Umbria e alle Marche, nonché al centro-Sud della Toscana, che non a Firenze. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...