Vasari gli Uffizi e il Duca
Autore/i | Claudia Conforti | ||
Editore | Giunti Editore | Luogo | Firenze |
Anno | 2011 | Pagine | 424 |
Dimensioni | 21x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 2500 (gr) |
ISBN | 8809767896 | EAN-13 | 9788809767898 |
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(Cataloghi Arte).
Firenze, Galleria degli Uffizi, 14 giugno - 30 ottobre 2011.
Oggetto di questa mostra, nel quinto centenario della nascita di Giorgio Vasari (1511-1574), è la fondazione degli Uffizi (1559-1560): più che un edificio, un sistema architettonico a scala urbana, risultato di una stretta collaborazione tra il Duca, Cosimo I de' Medici, e Vasari, il suo artista prediletto. Il complesso edilizio sorge nel cuore della città dove, rispecchiando la politica assolutistica e accentratrice di Cosimo I, accorpa le istituzioni amministrative di governo, le cosiddette Magistrature o Arti, sottomettendole, logisticamente e simbolicamente, al dominio diretto del giovane Duca. A memoria di questa destinazione originaria resta la denominazione di Uffizi, cioè Uffici. La versatilità e l'ingegno dell'aretino Vasari si manifestano nella capacità di conferire forma spaziale e persuasività architettonica al programma politico e alla volontà di autorappresentazione del suo committente. L'edificio infatti è un vero e proprio frammento di città nuova, che salda in un unico organismo le due residenze ducali di palazzo Vecchio (sede del governo) e di palazzo Pitti, al di là dell'Arno, imprimendo sulla città la presenza fisica del Potere, sotto forma di architettura. La lunga piazza porticata degli Uffizi si attesta poi come una vera e propria anticamera a cielo aperto che introduce sia a piazza della Signoria, turbinante di statue celebrative del Duca, sia a palazzo Vecchio, le cui sale, rinnovate da Vasari, celebrano l'apoteosi di Cosimo e della sua dinastia. La struttura architettonica degli Uffizi, che non ha paragoni nel mondo cinquecentesco e che è destinata a divenire un modello, è coronata all'ultimo piano da una lunga loggia che, all'indomani della costruzione, accoglie pregevoli statue antiche della collezione medicea. Da questo uso sussidiario e quasi incidentale, si sviluppa, nei secoli, la funzione collezionistica ed espositiva che oggi è caratteristica esclusiva degli Uffizi, museo d'arte per antonomasia. La mostra, che prende le mosse dalla personalità dei protagonisti-artefici: il Duca e il suo artista, mette in primo luogo in scena l'assetto urbano tra palazzo Vecchio e l'Arno prima della costruzione degli Uffizi; poi illustra le tappe dell'ideazione e della costruzione del complesso, il cui cantiere si attesta come il più grande e impegnativo del Cinquecento a Firenze. (T-CA)
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