L'architettura del Principe
Autore/i | Franco Borsi | ||
Editore | Giunti Martello | Luogo | Firenze |
Anno | 1980 | Pagine | 292 |
Dimensioni | 25x30 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Usato come nuovo - used like new |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
Prezzo | 30.00 € | Sconto | 55% |
Prezzo scontato | 13.50 € |
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L'architettura del « principe» sottolinea a partire dal titolo il significato che ha, nel quadro della architettura, dell'urbanistica, dell'assetto del territorio e delle arti decorative del '500, la committenza medicea.
E proprio la figura del « principe nuovo» di ispirazione machiavelliana che dà a questa committenza una diversa dimensione del mecenatismo generico, impegnando gli artisti in una politica e in una sperimentazione che ha di mira le strutture dello Stato, che assimila il « genio» nella figura del funzionario; e che non esclude, d'altra parte, gli aspetti più personali, le inclinazioni, il gusto, il « dilettantismo » artistico.
L'architettura è vista in questo libro come fenomenologia culturale, che ha nel « principe », il suo polo di convergenza di interessi e di sollecitazioni, e l'emittente di una volontà che oscilla tra ragione di stato e capriccio.
Alle diverse personalità di Cosimo, costruttore della macchina burocratica, di Francesco I, introverso e individualista, di Ferdinando I, alla ricerca di un « buon governo» nella crisi economica e nelle chiusure della restaurazione cattolica, corrispondono altrettanti momenti di questa complessa fenomenologia, dell'architettura intesa come scienza od arte che incide e modifica tutti gli aspetti dello spazio fisico.
Eliminando una convenzionale analisi monografica, il libro affronta una sintesi nel capitolo dedicato alla « cultura del territorio» delle conoscenze tecniche, dei metodi operativi e della manualistica con la quale gli architetti, affrontavano nella Toscana medicea, il tema delle fortificazioni, della regolazione dei fiumi, della viabilità e della città. Mentre nel capitolo conclusivo dedicato al linguaggio architettonico, si è delineata una analisi degli elementi specifici che caratterizzano il contributo toscano alla elaborazione di un linguaggio europeo, nella dialettica tra ordine e fantasia, tra norma e libertà, tra natura naturale e natura artificiale.
Indice
- Introduzione
- Capitolo Primo. Cosimo I: Festina lente
- Capitolo Secondo. Francesco I: Ac sidereus sol
- Capitolo Terzo. Ferdinando I: Maiestate tantum
- Capitolo Quarto. La cultura del territorio
- Capitolo Quinto. Un linguaggio europeo
Note alle condizioni del volume
Usato come nuovo, lievi segni del tempo. (T-CA)
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