L'Età di Rubens Dimore, committenti e collezionisti genovesi
Autore/i | a cura di Piero Boccardo | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2004 | Pagine | 592 |
Dimensioni | 25x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 4000 (gr) |
ISBN | 888491745X | EAN-13 | 9788884917454 |
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Genova, Palazzo Ducale, 20 marzo - 11 luglio 2004.
Sezioni distaccate: Galleria di Palazzo Rosso, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
L’età di Rubens. Dimore, committenti e collezionisti genovesi propone una ricostruzione filologica di alcune delle più ricche raccolte d’arte della prima metà del Seicento e offre un’occasione unica e irripetibile di vedere nel contesto originario le opere appartenute alle collezioni delle potenti famiglie genovesi, restituendo l’immagine di una città, centro commerciale e finanziario internazionale, all’apice della sua potenza economica e culturale.
Il soggiorno di Rubens a Genova coincide infatti con l’avvio della stagione di massimo splendore del patriziato locale, impegnato nella celebrazione del proprio prestigio grazie al concorso dei maggiori rappresentanti dell’arte italiana ed europea. In questo momento di massimo sviluppo del collezionismo in città, la Superba diviene un vero e proprio crocevia per gli artisti e nascono le figure dei grandi mecenati e collezionisti d’arte come Gerolamo e Gio. Agostino Balbi, Gio. Carlo e Marcantonio Doria, Giovan Francesco Serra, Gio. Vincenzo Imperiale, Tommaso e Gio. Batta Raggi, Stefano e Gio. Batta Balbi, Gio. Filippo Spinola, Agostino e Ansaldo Pallavicino, i Brignole-Sale. Il volume, che accompagna la spettacolare esposizione genovese, riunisce oltre un centinaio di opere comprendenti dipinti dei più apprezzati interpreti dell’arte del Cinque e Seicento a livello internazionale – Rubens in primo luogo, ma anche Caravaggio, Tiziano, Guido Reni, Guercino, Van Dyck, Annibale Carracci, Paolo Veronese, Orazio Gentileschi oltre ai rappresentanti della scuola artistica locale, da Domenico Fiasella a Bernardo Strozzi, al Grechetto – affiancati da arazzi e argenti da parata provenienti dai musei di tutto il mondo, per evocare le figure di alcuni dei grandi collezionisti e committenti genovesi. A loro sono dedicate le sezioni che presentano la ricchissima quadreria di Gio. Carlo Doria (ritratto a cavallo proprio da Rubens) e le curiosità della sua wunderkammer; la serie delle Arti liberali di Frans Floris, acquistata ad Anversa da Gerolamo e Gio. Agostino Balbi e ricomposta per l’occasione dopo la sua dispersione; la spettacolare Morte di Argo dipinta da Rubens e posseduta da Giovanni Battista e Stefano Balbi, finanzieri a Milano; la quadreria di Gio. Filippo Spinola, il primo in Europa che sia riuscito a procurare alla sua collezione una delle grandi cene di Veronese.
Il catalogo si avvale della collaborazione di Clario Di Fabio, Anna Orlando e Farida Simonetti.
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